Gli alunni dell’Agenzia formativa disertano Santa Caterina
Nonostante l'accordo preveda un ruolo nella gestione dell'Eremo, gli studenti dell'Agenzia formativa non hanno gradito il passaggio da "summer school" a semplice stage
Molto bello ma troppo riduttivo. L’esperienza della Summer School all’eremo di santa Caterina da parte dell’Agenzia formativa di Varese si è interrotta l’estate scorsa con il nuovo accordo tra Villa Recalcati e la Strada dei Sapori. Nel corso dei mesi estivi, solo un paio di studenti del CFP varesino ha scelto di lavorare in stage al bar della magnifica località di Leggiuno: « Ormai per i nostri studenti – ha spiegato la direttrice dell’Agenzia Sonia Prevedello – si tratta solo di una delle tante occasioni di tirocinio che il territorio offre. Si è perso quel legame particolare che avevamo raggiunto con la Summer School. I ragazzi e i loro professori vivevano quell’esperienza come propria: il loro bar, il loro rifugio. Tutto ricadeva sulle loro spalle e di questo andavano molto orgogliosi. Peccato aver messo fine a quell’esperienza, è dispiaciuto a tutti».
Il cambio di marcia deciso dalla giunta Vincenzi aveva sollevato, in effetti, polemiche. Nell’accordo raggiunto nel luglio scorso tra Provincia, Strada dei Sapori e Agenzia Formativa si ponevano le basi per una nuova collaborazione. Una sinergia che, però, ha visto defilarsi l’ente di formazione : « Siamo convinti che la via imboccata sia quella giusta – replica il consigliere provinciale Paolo Bertocchi – Prima l’Eremo era a disposizione solo di una scuola di Varese. Ora l’abbiamo aperta a chiunque voglia fare un’esperienza formativa residenziale, mettendo a disposizione tutte le sale e le camere del Quiquio di proprietà della Provincia. Già l’Ite Tosi di Busto ha approfittato di questa opportunità e altri studenti seguiranno. Siamo convinti che la proposta, grazie alla disponibilità della Strada dei Sapori ma anche alla lungimiranza del nuovo presidente dell’Agenzia Formativa Benedetto Di Rienzo, potrà favorire un numero crescente di ragazzi del territorio e non solo quelli del corso di una scuola di Varese».
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