Una festa dei muri liberi, contro le scritte fasciste
Il sindaco scrive agli studenti delle medie per coinvolgerli nella pulizia dei muri imbrattati (tra cui quello del museo) e propone una riflessione sull'importanza della libertà e del confronto
Saranno ridipinti, grazie alla collaborazione dei cittadini più giovani, i muri che le scorse settimane sono stati imbrattati da scritte e simboli fascisti.
Con una lettera aperta ai ragazzi delle scuole medie il sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora, ha chiesto un aiuto per pulire le pareti danneggiate e lanciato una riflessione sull’importanza del confronto sulla libertà e sulle idee, soprattutto quando diverse dalle proprie.
Per l’occasione dunque, l’amministrazione ha organizzato la “festa dei muri liberi” iniziativa aperta a tutti che si terrà sabato mattina (ritrovo ore 10, davanti al Comune).
Tra le pareti imbrattate, alcune delle quali in pieno centro storico, c’è anche il muro del palazzo pretorio che ospita il museo archeologico, un simbolo, forse il luogo della cittadina culturalmente più vivace e dove proprio il dialogo su diversità di religione, pensiero e convinzioni è attualissimo, perfino quando si parla di antichi romani.
Leggi la lettera del sindaco agli studenti.
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