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Costi troppo alti, via i bambini di Ternate dalla scuola di Varano Borghi

È la prospettiva messa in campo dall'amministrazione di Varano, che chiede al Comune di Ternate di prendersi a carico parte dei costi di gestione della struttura frequentata da molti suoi studenti

scuola media varano borghi

I bambini di Ternate che frequentano la secondaria di primo grado di Varano Borghi potrebbero dover trovare una nuova scuola. Di fronte ai costi di gestione ritenuti troppo elevati, l’amministrazione comunale di Varano Borghi ha infatti affermato l’intenzione di chiudere alcune classi, a meno che il Comune di Ternate decida di contribuire alle spese di gestione della struttura. Una questione che si trascina da tempo, ma senza un accordo in vista, e c’è incertezza per l’inizio del nuovo anno scolastico a settembre.

La richiesta dell’amministrazione di Varano si basa sul fatto che solamente il 41% degli studenti della scuola media siano residenti in paese: una percentuale minore rispetto a quella dei ragazzi provenienti dal vicino comune di Ternate. «La scuola media – spiega Maurizio Volpi, sindaco di Varano Borghi – è sproporzionata rispetto agli abitanti del nostro comune. Ci sono sette classi, ma agli alunni di Varano Borghi ne basterebbero tre: una sola sezione per anno. Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione di Ternate di prendersi a carico parte delle spese ordinarie necessarie al funzionamento della struttura, come ad esempio il riscaldamento. Stiamo cercando di giungere a un accordo serio, ma se non si riuscisse a trovare una soluzione, dovremmo ridurre il numero delle sezioni, accogliendo alunni da altri paesi solo dove possibile».

Il dibattito intorno ai costi di gestione della secondaria di primo grado di Varano Borghi è cominciato già nel 2019. L’amministrazione di Varano ha di recente scritto per spiegare la situazione e le motivazioni della sua richiesta anche a Regione Lombardia, all’Ufficio scolastico territoriale di Varese e all’Istituto comprensivo G. Leva di Travedona Monate. Al momento, però, il nodo resta ancora da sciogliere.

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it
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Pubblicato il 03 Luglio 2021
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