Anni di abbandono e finanziamenti Pnrr da sfruttare, le scuole superiori della Provincia di Varese soffrono
Dal caso dell'Isis Facchinetti di castellanza, con bagni e palestra fuori uso, al crollo dell'intonaco al liceo Sereni di Luino. Le scuole della provincia attendono i cantieri del Pnrr dopo anni di abbandono
26 milioni di euro investiti nel 2022 e 72 nel 2023, sempre che si riesca ad arrivare in tempo per non perdere i finanziamenti Pnrr con le progettazioni esecutive. Le scuole superiori della provincia di Varese vengono da anni di mancanza di manutenzione e investimenti a causa della situazione di dissesto dell’ente e i segnali di cedimento si susseguono uno dietro l’altro.
Lo conferma il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Enrico Vettori che, da quando ha preso in mano il settore, si è reso conto del progressivo deperimento delle strutture scolastiche provinciali. Dal liceo Sereni di Luino, dove qualche settimana fa si è distaccato un grosso pezzo d’intonaco sotto il porticato esterno, alla situazione di difficoltà dell‘Isis Facchinetti di Castellanza (foto), passando dai problemi alle caldaie di diversi istituti sparsi per la provincia, fino alle questioni aperte con la sovrintendenza come nel caso della sezione staccata del liceo Candiani di Busto Arsizio. Discorso a parte meriterebbe la situazione dell’Ipc Verri sempre a Busto dove, però, si lamentano anche attrezzature vetuste e malfunzionanti nei laboratori.
«Le scuole superiori soffrono anni di mancati interventi – spiega Vettori – ma abbiamo iniziato una serie di interventi che andranno a risolvere diverse situazioni. Uno di questi è proprio l’isis Facchinetti per il quale sono previsti 5 milioni di euro per una ristrutturazione complessiva di una scuola che ha tanti problemi a causa di un edificio che sarà anche un gioiello architettonico ma si è rivelato, negli anni, un luogo inadatto per inserirci una scuola».
Fino a pochi giorni fa all’Isis di Castellanza i bagni di due piani su tre erano fuori uso a causa di un problema causato dall’impianto antincendio che era collegato alle tubature che servono i bagni. La conseguenza erano file interminabili per poter espletare i propri bisogni nell’unico blocco di servizi igienici funzionante per 1700 studenti: «Ad ogni prova di funzionamento saltavano i servizi igienici. Ora stiamo intervenendo e a breve i ragazzi potranno usufruire di tutti i bagni della scuola».
Altro problema è la palestra dove, nonostante un recente intervento di maquillage, si è verificato uno sfondamento con conseguente caduta di calcinacci e chiusura dell’area: «I ragazzi erano costretti a fare educazione fisica nel vicino parco Altomilanese» – racconta una madre. Anche qui, però, si dovrebbe intervenire a breve grazie allo stanziamento di 40 mila euro che è stato votato nell’ultimo consiglio provinciale. Infine si interverrà anche nel laboratorio di chimica: «Anche qui possiamo ragionevolmente prevedere che per gennaio i problemi saranno risolti con uno stanziamento ad hoc» – conclude Vettori.
Il problema più grosso, ora, è cercare di mettere a frutto tutti i finanziamenti che sono stati accordati con i bandi Pnrr: «Non abbiamo personale a sufficienza per poter mandare avanti tutte le progettazioni in modo celere – spiega Vettori – e anche quando riusciamo ad assumere tecnici dal settore privato si fa fatica a farli lavorare in un’ambito pubblico dove le procedure sono più complesse». La speranza è riposta nel nuovo governo che Vettori considera «amico» e che punta a far slittare i termini per la consegna dei progetti definitivi in modo da non perdere la valanga di finanziamenti europei che rischia di svanire come neve al sole.
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