Quando Gigi Riva era un bambino prodigio
"Rombo di Tuono" nei ricordi di chi lo vide giocare sui campi dell'oratorio. Il portiere di allora estrae dal cilindro una foto del 1955: Riva allora era soprannominato “ul furzelina”
Gigi Riva 50 anni dopo. Un’intervista letta su Repubblica e ripresa da VareseNews ad uno degli attaccanti più forti di sempre ha risvegliato i ricordi di un nostro affezionato lettore, Enzo Zuin, 66 anni, imprenditore di Besozzo con l’hobby della scrittura e del giornalismo (ha fatto parte del cda della Voce di Indro Montanelli come rappresentante dei lettori azionisti).
Il 16 giugno 1960, a sedici anni, scrisse il suo primo articoletto per la Prealpina facendo la cronaca di un torneo giovanile di calcio a sette disputato all’oratorio di Brebbia. Vinse il Leggiuno, trascinato dai gol di una giovane promessa del calcio italiano, Gigi Riva, agli albori di una carriera ricca di reti e successi: «Nella finalissima, il Leggiuno ha battuto il Gavirate per 8 a 4 con il piccolo Riva che ha messo a segno ben 4 gol – racconta Zuin -. Mi accorsi subito, e lo scrissi, che ero di fronte ad una vera promessa del calcio italiano. In quel Trofeo Triangolo Giallo in tanti poterono ammirare le prodezze di quello che definii “un fulmine” nel panorama calcistico della provincia. I compagni di squadra chiamavano Riva “ul furzelina”: ricordo due magnifiche bordate che piegarono le mani del pur bravo portiere della Gaviratese. Magrissimo e con gambe arcuate a forcella, era in grado di scaricare una potenza di tiro fulminante e micidiale». L’anno dopo, nel 1961, Riva passò al Laveno, quindi fino al ’64 giocò con la maglia del Legnano per poi andare a Cagliari dove riuscì nell’impresa storica di vincere lo scudetto nella stagione ‘69/’70.
Zuin non si è limitato ai ricordi, ma è riuscito a contattare il portiere di quel Leggiuno, Domenico Tosini, classe 1942: «Dopo quella partita di Brebbia scappammo in fretta e furia per andare a giocare un altro torneo a Cardana di Besozzo: ne giocavamo tanti contemporaneamente per rimediare qualche lira; una domenica tra mattino, pomeriggio e sera giocammo tre semifinali in diversi campi e una finale a Cadrezzate – ricorda Tosini -. A Cardana Riva segnò sette reti nella finalissima che vincemmo 9-1. Era un bel periodo, anche perchè avere avuto come compagno di squadra Gigi, futuro campione del calcio italiano, non è mica da tutti. E poi eravamo giovani e “gh’avevum 50 ann de meno”». Dalla chiacchierata tra Tosini e Zuin è spuntata anche una vecchia fotografia della squadra del Leggiuno, scattata nel 1955 all’Oratorio di Leggiuno, con “ul furzelina” Gigi Riva bambino a soli 11 anni, ma già riconoscibile (è il terzo accosciato da sinistra). Ricordi che sono riaffiorati grazie ad un articolo di VareseNews, nel segno di un piccolo grande campione che da “ul furzelina” è diventato “Rombo di tuono”.
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