Ancora un episodio da far west sui campi di calcio di provincia. Ancora una volta è un direttore di gara a finire nel mirino di giocatori un po’ troppo sopra le righe, di certo non aiutati dalle scene che spesso si vedono nel calcio che conta. A Mesenzana domenica 10 marzo si giocava il 20esimo turno di campionato di Seconda Categoria, girone Z: avversario il Maccagno, per uno dei tanti derby del nord della provincia di Varese. Al minuto 25 della ripresa, una brutta entrata su Andrea Pollio, numero 10 dei padroni di casa, provoca la reazione del fratello del centrocampista, Alessandro, poi espulso. Non contento il numero 4 di casa, Gelpi, ha avvicinato l’arbitro Mattia Schiavone di Varese spintonandolo: sentendosi accerchiato, il giovane direttore di gara ha deciso di sospendere la partita, fin lì sullo 0-2 per il Maccagno. Per il Mesenzana, ultimo in classifica, si attende una dura decisione del giudice sportivo, con partita persa a tavolino, penalizzazioni e lunghe squalifiche per i giocatori coinvolti nella gazzarra (al 15’ della ripresa era stato espulso anche Testa). L’ennesimo episodio da condannare, purtroppo un evento non isolato nella galassia del calcio minore: tra Figc, Csi (solo due settimane fa a Grantola un direttore di gara è stato aggredito da un tesserato del Maddalena) e altre federazioni gli arbitri sono sempre nel mirino.