Coppa Favini, vittoria di Blue Moon
Il luinese Flavio Favini trionfa nella regata di casa dedicata alla memoria del padre Lino. Battuto il gardesano Celon, terzo l'estone Haavel
Si colora di blu la nona edizione della Coppa Lino Favini di vela, dedicata alla classe Melges 24 e disputata nello scorso fine settimana sulle acque del Lago Maggiore con base a Luino. A vincere il trofeo è stata infatti "Blu Moon", imbarcazione allestita dall’armatore ticinese Franco Rossini e timonata da Flavio Favini (Avav), che aveva con sé i validi Ferrari, Valenti, Benussi e Dal Ferro. Il successo dello skipper luinese però è stato ostacolato sino all’ultimo dal gardesano Celon, al timone di "Giogi", imbarcazione messa in acqua dal Cv La Spezia. A completare il podio la prima delle barche straniere, la estone "Freddy", diretta da Ants Haavel. A vincere invece la categoria "Corinthian" è stata "Aile" di Michael Good.
Le tre giornate di regata si sono svolte in condizioni quasi invernali con le montagne intorno al lago bianche di neve fresca anche a bassa quota. Venerdì 11 ottobre si è gareggiato con vento da Nord con tre prove vinte rispettivamente da "Giogi", da "No Woman" del tedesco Eich e da "Blu Moon" che ha piazzato il primo colpo parziale anche se proprio la barca di Celon ha chiuso in testa la prima giornata davanti alla danese "Salty dog" di Warer. Sabato altre tre regate in condizioni di tempo perfette per i Melges; il padrone di casa Favini ha forzato la mano vincendo due volte e chiudendo al secondo posto la prova andata a Celon. La graduatoria ha quindi visto il sorpasso di "Blu Moon" su "Giogi" con gli estoni di "Freddy" saliti al terzo posto che sarà poi confermato nelle due gare di domenica. Qui Favini ha completato il suo capolavoro vincendo in entrambi i casi e conquistando la Coppa intitolata a suo padre.
Alla premiazione ha partecipato il sindaco di Luino Andrea Pellicini, accanto al presidente dell’Avav Alberto Fiammenghi. Con loro i presidenti dei comitati di regata e per le proteste, gli internazionali Fabio Barrasso e Luca Babini, coadiuvati da Enrico Vaccaro, Paolo Fizzotti, Lanfranco Soma, Giovanni Salvini, Domenico Passardi, Antonio Rotondo ed Osvaldo Magnaghi.
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