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“Coppa delle Nazioni, una festa per i nostri paesi”

Domenica 26 si disputa con partenza da Taino e arrivo ad Angera una gara internazionale under 23. Il patron Minervino parla del percorso ma anche della grande accoglienza

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Il caldo africano di questi giorni non ha rallentato i preparativi per il “Trofeo Almar”, corsa ciclistica di livello internazionale che si disputerà domenica su un circuito che avrà il proprio fulcro ad Angera. È la prima volta che questa gara si affaccia nel Varesotto, e per questo non è molto conosciuta dai meno addentro alle vicende del pedale, ma la sua importanza non è in discussione: l’Almar infatti è l’unica tappa italiana inserita nel calendario della “Coppa delle Nazioni”, competizione per squadre nazionali di categoria under 23.

Tra Taino (sede della partenza) e Angera quindi avremo un anticipo del Mondiale 2015 – si corre a Richmond negli Usa tra il 20 e il 27 settembre – ma anche, in un certo senso, degli appuntamenti iridati e olimpici del prossimo decennio visto che diversi atleti sono già considerati grandi promesse assolute del ciclismo mondiale.

«Io credo che la gara sarà molto selettiva e interessante» spiega a VareseNews Mario Minervino, il patron di Caravate che organizza la corsa con la sua Cycling Sport Promotion. «Il percorso non è durissimo ma prevede diversi spunti capaci di mettere in difficoltà gli atleti, soprattutto se farà il caldo di questi giorni: si corre sulla distanza dei 180 chilometri e visto che ci sono tanti potenziali campioni anche le medie saranno alte. Nei giorni scorsi la nostra nazionale è stata qui e anche il commissario tecnico Amadori ha confermato queste impressioni». Spettacolo assicurato per il pubblico che poi si assieperà al traguardo: «Una location perfetta, il lungolago di Angera – sorride Minervino (foto Flaviano Ossola) – Il panorama è splendido, il Verbano a due passi e la strada è adatta a ospitare l’arrivo di una gara come avviene già ogni anno con la Varese-Angera giovanile».

In attesa delle squadre – ci saranno 20 nazionali, le prime giungeranno giovedì negli hotel dei dintorni – Minervino tiene a sottolineare la grande vivacità riscontrata nei paesi toccati dalla corsa. «La gente e gli amministratori stanno vivendo la presenza della Coppa delle Nazioni come una vera festa; Osmate e Mercallo hanno istituito un traguardo volante, Ranco e Taino un gran premio della montagna, ci sono mostre legate al ciclismo e associazioni che si sono adoperate per rendere vivo il territorio». D’altra parte, questa è terra di bici: nel ’45 un gorlese, Severino Canavesi, vinse il primo campionato italiano dell’Italia Liberata proprio ad Angera. «E fino a trent’anni fa c’erano corse ogni settimana; ora gli appuntamenti sono molto diminuiti ma alcune gare giovanili resistono e, tra l’altro, ci hanno permesso di riscoprire il Tainenberg, il “muro” di stampo fiammingo, una salita non lunga ma intensa e acciottolata che è un po’ il simbolo del Trofeo Almar».

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Damiano Franzetti
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Pubblicato il 21 Luglio 2015
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