Riccardo Bouehi, un varesino convocato per la Costa D’Avorio
Padre ivoriano, madre italiana, il giovane della Canottieri Varese parteciperà alla prossima tappa di Coppa del Mondo alla Schiranna. «Sarà una grande emozione gareggiare in casa»
E’ ufficiale: il matrimonio tra la direzione tecnica varesina e quella ivoriana è fatto e Riccardo Bouehi, classe 1999 e dall’anno scorso in forza tra gli atleti della Canottieri Varese, è stato convocato dalla Costa D’Avorio per partecipare alla Coppa del Mondo che si terrà sul nostro lago dal 15 al 17 aprile.
La partecipazione di Bouehi è un’occasione storica per la società giallo azzurra che oltre a organizzare la competizione internazionale quale parte del Comitato Organizzatore, avrà per la prima volta anche un proprio atleta in gara proprio a Varese.
Questa convocazione è anche l’opportunità per la società guidata dal presidente Mauro Morello di sostenere ai remi nazioni come la Costa D’Avorio che non hanno una tradizione nella disciplina remiera, aiutandole a svilupparlo.
Riccardo verrà seguito da Gabriele Martinato, già responsabile tecnico dell’agonismo varesino e che vestirà il ruolo di coach al seguito dell’atleta bosino.
Riccardo Bouehi, 17 anni il prossimo luglio, ha padre ivoriano e mamma italiana. Rema da 6 anni, è cresciuto alla Canottieri Luino e si è trasferito a Varese l’anno scorso insieme al fratello più piccolo Enrico. Studia al liceo scientifico ”Sereni” con indirizzo scienze umane di Luino, dove abita, e da grande vorrebbe fare qualcosa legato allo sport o alla piscologia. Non si tratta della sua prima competizione iridata, avendo partecipato lo scorso settembre ai Mondiali Assoluti di Aiguebelette sempre con i colori della Costa D’Avorio, quando ancora era alla Luino.
«Non ci sto letteralmente dormendo la notte – dichiara Riccardo –. Questa è una tappa preolimpica quindi ci sarà molta più competizione e soprattutto rappresento una nazione, non più me stesso, ma tante persone che credono in me. Rispetto ad Aguebelette, dove pure è stata una grande emozione, qui gioco in casa, potranno venire a vedermi i miei genitori e i miei amici di tutte le canottieri».
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