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Ravasi e Covi, doppia vittoria per i talenti varesini in ascesa

Nella stessa domenica arrivano i successi di tappa per l'under 23 di Besnate e per lo juniores di Taino. Infortunio per Alafaci

Edward ravasi ciclismo

Due vittorie importanti hanno segnato la domenica del ciclismo varesino, alla ricerca di nomi nuovi viste le difficoltà incontrate dal drappello di professionisti di casa nostra in questa stagione.

RAVASI IN VAL D’AOSTA – La prima impresa è firmata da Edward Ravasi, il giovane di Besnate che rappresenta una delle grandi speranze del ciclismo di casa nostrano. Il corridore del Team Colpack ha infatti vinto ieri – domenica 17 luglio – l’ultima tappa del Giro della Valle d’Aosta, una delle gare a tappe più importanti nel panorama della categoria under 23. Ravasi è arrivato al traguardo al termine di una fuga insieme a un compagno di squadra, Mark Padrun.

Per Ravasi è arrivato anche il quinto posto finale nella classifica del giro della Valle d’Aosta a 4’48” di ritardo dal vincitore, lo svizzero Kilian Frankiny; peccato per la crisi che ha colpito il varesino nella terza tappa e ne ha pregiudicato un risultato ancora migliore. La vittoria di Ravasi nell’ultima frazione (da Valtournanche a Breuil Cervinia) è però particolarmente importante, perché l’under 23 di Besnate si appresta a diventare professionista. La sua stagione proseguirà infatti con la maglia della Lampre Merida, l’unico team italiano del World Tour, nel quale il corridore varesino “passerà” ad agosto e con il quale già lo scorso anno ha disputo alcune gare da stagista.

COVI NELLA BERGAMASCA – Vittoria domenicale e piazzamento importante (secondo) in classifica generale anche per Alessandro Covi, il talento di Taino impegnato nella categoria juniores di cui è il numero uno in campo nazionale. Covi, che gareggia per la Fratelli Giorgi, si è imposto nella terza e ultima frazione della Tre Giorni Orobica al termine di una fuga che ha visto impegnati anche Filippo Zana e Andrea Bagioli, poi battuti allo sprint ristretto dal giovane varesotto sul traguardo di San Paolo d’Argon.

BOTTA ALAFACI – Chi invece dovrà rimanere fermo per qualche tempo è Eugenio Alafaci. Il passista della Trek Segafredo si è infatti infortunato a una gamba in seguito a una caduta avvenuta nel corso del Giro di Polonia. Si sospetta una microfrattura al ginocchio e per questo il corridore di Carnago è rientrato in Italia con una vistosa ingessatura.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 18 Luglio 2016
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