Circolo Sestese in festa: Crenna e Dressino vanno alle Olimpiadi
Kayak: l'esclusione per doping di Romania e Bielorussia regala al K4 1000 dell'Italia la chiamata ai Giochi. Per il 25enne di Sesto e il 24enne di Mercallo sarà la prima volta a cinque cerchi
Ci sono due varesotti in più tra gli atleti azzurri che prenderanno parte ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. In extremis, e a sorpresa, sul volo per il Brasile ci saranno anche due portacolori del Circolo Sestese Canoa e Kayak e cioè Mauro Crenna e Giulio Dressino che parteciperanno alla gara del K4 1000 metri di kayak.
La notizia è arrivata come una bomba “positiva” a Sesto Calende, sede di una società che da anni lavora ad alti livelli in questa disciplina e che è così stata premiata con la convocazione più bella; il pass olimpico è arrivato dopo che la federazione internazionale ha deciso di escludere da Rio gli equipaggi di Bielorussia e Romania per vicende legate al doping (ai primi è stato trovato materiale illecito nella sede di un raduno, i secondi hanno fatto registrare 11 casi di positività all’interno della nazionale), dando quindi via libera a Italia e Germania.
Gli azzurri – con Crenna e Dressino ci sono il cusiano Alberto Ricchetti e il lecchese Nicola Ripamonti – però non sono certo dei “miracolati” ma hanno alle spalle risultati internazionali di tutto rispetto. Crenna, 25 anni è nato ad Angera ma è originario della frazione di Sant’Anna a Sesto Calende e quest’anno ha ottenuto la medaglia d’oro nel K4 100 in Coppa del Mondo a Racice. Dressino, nato 24 anni fa a Gallarate, invece risiede a Mercallo dei Sassi, milita nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle ma dal punto di vista sportivo è a sua volta un “prodotto” del Circolo Sestese e vanta la partecipazioni a finali mondiali ed europee.
«Mauro e Giulio li abbiamo visti crescere e migliorare fin da quando avevano nove anni. Nelle ultime stagioni avevano già avuto belle soddisfazioni a livello internazionale, ma partecipare all’Olimpiade è qualcosa di unico e forse di irripetibile – spiega un raggiante Marco Dalla Rosa, presidente del CSCK – Siamo felici per loro, è una grande esperienza e sappiamo quanto l’abbiano meritata».
A fargli eco coach Andrea Baglioni: «Un evento unico per la storia dello sport sestese, costruito con tanta passione e tanto lavoro nel tempo. I ragazzi non hanno mai smesso di allenarsi anche quando le porte dei ripescaggi si sono chiuse; stanno bene e gareggeranno al meglio».
La convocazione è stata accolta con gioia anche da Maurizio Lenuzza, delegato varesino di Federcanoa: «Quello di Sesto è un ambiente di crescita eccezionale sia dal punto di vista umano sia da quello sportivo. Un’eccellenza del lavoro di puro volontariato sportivo con una dozzina di tecnici federali e due coordinatori che spesso hanno collaborato con le Nazionali. Il tutto con mezzi economici modesti e il supporto delle famiglie e dei simpatizzanti; vedremo se il CSCK avrà a disposizione presto una sede per garantire spazi adeguati».
LA NAZIONALE – Ora però bisogna pensare alle Olimpiadi: il K4 100 va ad aggiungersi a una nazionale di canoa e kayak formata anche dal K1 500 del pavese Manfredi Rizza, dal C1 1000 del verbanese Carlo Tacchini per quanto riguarda il settore velocità. Nello slalom invece ci saranno il K1 femminile di Stephanie Horn e il K1 maschile di Giovanni De Gennaro, il giovane bresciano che si è qualificato ai danni del campione olimpico uscente, Daniele Molmenti.
VARESE AI GIOCHI – Con Crenna e Dressino la pattuglia varesotta a Rio 2016 tocca le nove unità. Gli altri qualificati sono Sara Bertolasi, Andrea Micheletti (canottaggio), Giorgia Bordignon (sollevamento pesi), Arianna Talamona (nuoto), Ludovico Edalli (ginnastica artistica), Riccardo Mazzetti (tiro a segno) e Carla Frangilli (tiro con l’arco). Quest’ultima però non difende i colori dell’Italia, bensì quelli della Costa d’Avorio.
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