“Obiettivo finale”: Dressino e Crenna pronti per i Mondiali
I due varesini a Racice un anno dopo la finale olimpica. Dressino: «Siamo al picco di forma, vogliamo ripetere il risultato di Rio»
Sono stati capaci di gareggiare alle Olimpiadi – a Rio, lo scorso anno – nonostante una “chiamata alle armi” arrivata in extremis. E oggi provano a raggiungere un altro risultato di prestigio ai mondiali di canoa e kayak, in rampa di lancio sul bacino di Recice in Repubblica Ceca.
Giulio Dressino e Mauro Crenna, cresciuti insieme tra le fila del Circolo Sestese, sono ora in forza alle Fiamme Gialle e sono pronti a scendere in acqua nell’appuntamento iridato. Il primo, classe ’92 di Mercallo, è iscritto sia al K2 1000 (il kayak a due partecipanti sulla distanza dei 1.000 metri) con Nicola Ripamonti, sia al K1 5000; il secondo, classe ’91 di Sesto, è inserito sul K4 500 insieme ad Alessandro Gnecchi, Mauro Pra Floriani e Alberto Ricchetti.
«Da quest’anno abbiamo intrapreso un percorso nuovo, e nuovo è anche l’allenatore, Gugliemo Guerrini (il marito di Josefa Idem ndr) – Da inizio stagione siamo sempre in crescita e in questo momento ci troviamo al picco della forma» racconta Dressino, al telefono da Racice. «Dopo aver disputato la finale olimpica, io e Nicola vogliamo ripeterci ai Mondiali: la gara per le medaglie conta nove posti, ci auguriamo almeno di ottenere lo stesso piazzamento di Rio. E l’obiettivo “finale” vale anche per il K4 di Mauro Crenna: il loro equipaggio lavora insieme solo da aprile ma ha già raggiunto la finale europea, un gran risultato che può essere replicato».
Per Dressino e Ripamonti, rispetto al 2016, ci potrebbero essere diversi avversari in più. «Nel kayak, come in molti sport, si lavora avendo come orizzonte il quadriennio olimpico. A Tokyo 2020 però non ci sarà più la specialità del K4 1000, così molti atleti stanno “riposizionandosi” sul K2, quindi la concorrenza sarà maggiore. Noi però partiamo con le idee chiare: io e Nicola formiamo questo equipaggio da tanto tempo, viviamo in simbiosi, ci alleniamo insieme sia con l’Italia sia con le Fiamme Gialle. Tanti altri invece stanno facendo le prove per formare la barca e ci metteranno parecchio tempo».
Dressino, Crenna e i compagni di nazionale sono arrivati ai Mondiali seguendo un fitto programma di ritiri. «Facendo una media, in un singolo mese trascorriamo tre settimane in giro (per l’Italia e per il mondo) e una settimana a casa. Quando torniamo andiamo ad allenarci al Circolo Sestese: anche se ora siamo tesserati altrove, sia io sia Mauro restiamo molto legati alla nostra società d’origine. Il CSCK tra l’altro ci è sempre vicino: il nostro alimentarista, Pietro Blumetti, è lo stesso che ci segue da tempo, fin da quando gareggiavamo per il Sestese».
Un circolo fondamentale, per questa disciplina: «Dopo il calcio, è la società sportiva di riferimento in città – conclude l’azzurro – Io iniziai proprio a giocare a pallone ma poi, a 12 anni, volli provare uno sport individuale. Così, seguendo l’esempio di tanti amici, decisi di iniziare con la canoa: nel gruppo c’era anche Mauro, oggi io e lui siamo riusciti a far diventare questa passione un lavoro». Un mestiere capace di far vivere l’emozione di andare alle Olimpiadi e ai Mondiali.
IL PROGRAMMA DI CRENNA E DRESSINO
K2 1000 (Dressino-Ripamonti)
Giovedì 24: batterie e semifinali – Sabato 26: finaleK4 500 (Gnecchi, Pra Floriani, Ricchetti, Crenna)
Venerdì 25: batterie e semifinali – Domenica 27: finale
K1 5000 (Dressino)
Domenica 27: finale (gara unica)
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