Impresa di Filippo Ganna: è campione del mondo a cronometro
Il corridore di Vignone, nato a Verbania, domina la prova dei professionisti a Imola: è il primo italiano a riuscirci tra i professionisti. "Un sogno, festeggerò in famiglia"
Per la prima volta da quando esiste questa specialità, un italiano è campione del mondo nella cronometro su strada di ciclismo tra i professionisti. Un’impresa colossale riuscita oggi a Filippo Ganna, 24enne nato a Verbania, originario di Vignone, a due passi dal Lago Maggiore con radici anche varesine.
A Imola, sede dei mondiali 2020, Ganna ha ottenuto la propria consacrazione dopo i grandi successi ottenuti in pista: sui velodromi ha infatti già indossato quattro volte la maglia iridata nell’inseguimento, imponendosi come uno dei maggiori specialisti di sempre in questa disciplina.
“Pippo”, che da ragazzino è cresciuto con la maglia del Pedale Ossolano, è professionista dal 2017 e oggi gareggia per la Ineos-Grenadier, lo squadrone britannico conosciuto fino all’anno scorso come Team Sky. A Imola non ha avuto rivali: partito per penultimo, già all’intermedio aveva un vantaggio notevole sull’altro grande favorito, l’australiano Rohann Dennis, bi-campione del mondo uscente e su tutti gli avversari.
Un divario accresciuto con il passare dei chilometri sino all’apoteosi nell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, cuore organizzativo della rassegna iridata e sede dell’arrivo. Alle sue spalle si sono piazzati il belga Wout Van Aert – vincitore della Milano-Sanremo 2020 – e lo svizzero Stephen Kung. Fuori dal podio due campioni del calibro di Gareint Thomas e dello stesso Dennis oltre che Tom Dumoulin.
«Per me è un sogno, sono molto contento, ho avuto un grande supporto dall’ammiraglia durante la gara – ha spiegato Ganna ai microfoni dell’UCI – Ringrazio la nazionale italiana e il mio team, la Ineos Grenadier. Negli ultimi giorni sono stato tanto con i miei amici, ho cercato di non parlare troppo della gara perché non volevo arrivare qui con troppa pressione addosso. Ho vinto già quattro titoli mondiali in pista ma è il primo su strada e lo voglio festeggiare con la mia famiglia».
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