Si riparte, anzi no. La zona rossa blocca di nuovo i cestisti Uisp
Il "cambio di colore" della Lombardia ha decretato lo stop al torneo varesino dopo appena undici giorni. I dirigenti nazionali a "Overtime": «Non temiamo di sperimentare nuove formule»
«La Uisp Nazionale conferma lo stop agli allenamenti ed alle partite del campionato nazionale in zona rossa, avendo ricevuto anche il parere del CONI fino a risposta di chiarimento richiesta al CONI stesso. Pertanto dal 17/03/2021, vengono sospesi allenamenti e partite del campionato nazionale fino a quando la Lombardia sarà in zona rossa». Poche righe per spegnere la speranza che si era accesa sotto i canestri nelle ultime due settimane: quella di tornare a giocare.
Il campionato di Pallacanestro Uisp Varese era ripartito, tra mille difficoltà, lo scorso 6 marzo, tra i primi in Italia, ma che è durato per ora appena 11 giorni: lo stop è stato imposto dal “cambio colore” della Lombardia, tornata zona rossa, che non ha risparmiato nemmeno i “campionati di interesse nazionale” che inizialmente sembravano averla scampata. Un cambio di paradigma improvviso, imposto in poche ore dai vertici nazionali, che non hanno purtroppo potuto fare diversamente.
Proprio i vertici nazionali, il presidente della Struttura d’Attività Pallacanestro nazionale Uisp, Fabio Palandri, e il suo dirigente Alessandro Sturlese, sono stati gli ospiti d’onore di Overtime Live, la diretta che ogni lunedì sera va on line sui canali social della Pallacanestro Uisp Varese. I due dirigenti hanno risposto alle domande di Marco Bianchi, Renato Vagaggini e Stefano Bianchi, cercando di dare prospettiva ad una situazione in cui, è evidente, si è ancora costretti a navigare a vista.
«Purtroppo siamo legati alle decisioni sui colori delle regioni, che cambiano settimanalmente seguendo la curva dei contagi – ha detto Palandri – quindi per ora è davvero difficile programmare alcunché. Di sicuro, però, appena ci sarà uno spiraglio sarà necessario ritrovarsi attorno ad un tavolo, riflettere ed accogliere le idee che arrivano dai territori. Ci sarà tanto entusiasmo e voglia di ripartire: sta a noi non disperdere, ma incanalare ed organizzare al meglio questo patrimonio prezioso».
Un accento è stato posto anche sulla maggiore flessibilità che può avere una struttura come Uisp: «Di sicuro, per uscire da questa situazione non dobbiamo avere paura di sperimentare nuove formule – ha concluso Palandri – come la possibilità di giocare all’aperto non appena il clima lo permetterà. Serve lavoro insieme e possibilità di pianificare».
Una sfida che Uisp è pronta a cogliere. Soprattutto a Varese.
La puntata completa è disponibile sulla pagina Facebook e il canale Youtube della SDA Pallacanestro Uisp Varese.
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