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L’ultima crono del Giro è di Pippo Ganna. Bernal rosa, Caruso favoloso secondo

La tappa finale di Milano non cambia il podio: il siciliano recupera mezzo minuto alla maglia rosa che controlla e trionfa con merito. Ganna fora ma batte Cavagna, caduto nel finale

Ciclismo giro d’Italia 2021

Per ribaltare il Giro d’Italia sarebbe servito un cataclisma, o forse una cronometro indurainiana, di quelle da oltre 50 chilometri viste al Tour negli anni del Navarro. Tra Senago e Milano invece il percorso odierno era da 30 chilometri che sono serviti “solo” a certificare quel che hanno detto i precedenti venti giorni di corsa: primo Egan Bernal, Colombia, favorito dalla partenza: secondo un meraviglioso Damiano Caruso, italiano di fatica e di provincia; terzo il britannico Simon Yates, pronosticato tra i migliori e arrivato tra i migliori.

Centrato anche il pronostico della 21a e ultima tappa: sul podio più alto c’è il ragazzone del Lago Maggiore, Filippo Ganna da Vignone. Seconda vittoria di giornata per il campione del mondo a cronometro, uno dei tasselli fondamentali anche per Bernal nella gestione del Giro d’Italia 2021, altro grande giro preda della corazzata Sky-Ineos.

Il successo di Top-Ganna a Milano è stato meno scontato di quanto si potrebbe pensare: Pippo ha battuto di 12″ il francese Remi Cavagna che però a 500 metri del traguardo si è stampato contro le transenne dopo aver sbagliato (mancato, ignorato…) una curva a sinistra. Altrimenti forse il corridore della Deceuninck sarebbe riuscito a fare il colpaccio, ma è pur vero che lo stesso Ganna ha pagato dazio alla sfortuna per una foratura che lo ha costretto a cambiare bicicletta sul più bello.
Podio di giornata completato da un altro italiano, il mantovano Edoardo Affini (Jumbo Visma) a 13″, uno in meno di Matteo Sobrero (Astana) ostacolato da una ammiraglia della Groupama quasi all’arrivo. Il piemontese, stretto vicino alle transenne, ci ha rimesso il podio di tappa.

ciclismo egan bernal giro d'italia 2021
(foto Ineos-Grenadier)

E gli uomini di classifica? Il migliore è Joao Almeida (Deceuninck), quinto a 27″ ma tra quelli andati sul podio il più bravo è proprio Damiano Caruso: il siciliano della Barhain-Victorious non ha risentito delle fatiche di ieri e ha recuperato mezzo minuto tondo su Bernal che sapeva di doversi difendere e lo ha fatto senza affanni. Il colombiano, osannato dai connazionali che vivono a Milano, ha alzato le braccia al traguardo e dopo aver messo in bacheca il Tour ha ora aggiunto anche un Giro. Viste classe ed età, è probabile che ce ne saranno altri.

Milano significa anche la fine del primo grande giro della Eolo-Kometa, a undici anni esatti dal trionfo rosa e veronese di Ivan Basso. Rimandiamo altrove i bilanci (preannunciamo: ampiamente positivi) e chiudiamo con un pizzico di rammarico perché il re dello Zoncolan Lorenzo Fortunato non è riuscito nella cronometro a mantenere una top-15 che sarebbe stata meritatissima. Bilancio notevole anche per il tainese Alessandro Covi – secondo e terzo in due delle tappe simbolo del Giro – cui è mancato solo il trionfo. Ma che corsa, per il 22enne della UAE Emirates, all’esordio in una grande corsa a tappe. Meno buono invece il Giro di Edward Ravasi che vogliamo rivedere presto tra i protagonisti.
Chiusura doverosa per Vincenzo Nibali: è arrivato al Giro con un polso rotto e operato, è caduto due volte, ne ha patite di tutti i colori ma è voluto arrivare fino in fondo. Standing ovation, perché non possiamo dimenticare quanto di bello ha fatto per tanti anni.

CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 1’29”; 3) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 4’15”; 4) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 6’40”; 5) Daniel Martinez (Spa – Ineos) a 7’24; 6 Joao Almeida (Por – Deceuninck) s.t.; 7) Romain Bardet (Fra – DSM) a 8’05”; 8) Hugh Carty (Gbr – EF) a 8’56”; 9) Tobias Foss (Nor – Jumbo) a 11’44”; 10) Dan Martin (Irl – Israel) a 18’35”; 16) Fortunato (Eolo) a 47’31”; 38) Covi (UAE) a 2h03’30”; 46) Ravasi (Eolo) a 2h18’40”.

I VERDETTI
Maglia Rosa:
 Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r-Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)

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Damiano Franzetti
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Pubblicato il 30 Maggio 2021
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