Missione compiuta – per adesso – per Matteo Berrettini: il tennista romano sarà il primo italiano della storia a giocare una finale al torneo di Wimbledon, uno dei quattro che compongono il “grande slam”, quello più importante disputato sull’erba. L’azzurro, 25 anni, ha battuto in quattro set (6-3 6-0 6-7 6-4) il polacco Hurkacz che nei turni precedenti aveva superato due big come Medvedev e Federer.

Sul centrale di Londra però, Berrettini ha pienamente meritato il successo e ora non ha paura a dire “Devo crederci”, pensando al pomeriggio di domenica 11 luglio, giorno della finalissima. La vittoria odierna è stata costruita sul servizio: ben 22 gli aces messi a segno (contro i 5 dell’avversario) e nessun break concesso a Hurkacz, aggressivo in avvio ma per lunghi tratti in difficoltà davanti al gioco del campione romano, numero 9 al mondo.

Respinti i primi assalti del rivale, Berrettini ha chiuso 6-3 il primo set e poi ha letteralmente dominato il secondo, vinto addirittura 6-0. Nel terzo però Hurkacz ha iniziato a giocare meglio e a essere più concreto, respingendo i tentativi di break: il set si è quindi prolungato al tie-break e qui l’azzurro ha avuto l’unico momento difficile del pomeriggio, perdendo 3-7 lo spareggio. Ma nella quarta frazione della partita Matteo ha subito condotto le operazioni e dopo aver strappato il servizio ha atteso il suo momento per chiudere i conti 6-4.

E così domenica Londra sarà un palcoscenico doppio per lo sport azzurro, con Berrettini in finale a Wimbledon (contro il vincente di Djokovic-Shapovalov) e con l’Italia del calcio che a Wembley contenderà all’Inghilterra il titolo europeo. Un sunday per cuori forti che promette emozioni.