A Cuvio i “cannibali” Chiappella e Turuani colpiscono ancora
Una sfida tra fuoriclasse al bocciodromo cuviese
Cuvio di nuovo si erge a protagonista, mutando pelle, ma non la concretezza degli avvenimenti che spaziano dalla musica allo sport, in un duello rusticano dove non mulinano i coltelli come nella Cavalleria di Mascagni oppure i bastoni come nel dipinto di Francisco Goya conservato nel Museo del Prado di Madrid, bensì due diversi orientamenti culturali: l’armonia musicale in osmosi con la letteratura e lo sport. Sono trascorsi solo un paio di mesi dal concerto pianistico del maestro Adalberto Maria Riva e dei suoi allievi per tenere a battesimo in Italia Concerto a Fes di Annalina Molteni che il passaggio di testimone è stato quasi simultaneo con la competizione boccistica, specialità coppie, iniziata il 6 settembre e conclusasi venerdì 24.
Non è cambiato l’abito, però, degli attori principali: sul palcoscenico eufemistico del bocciodromo di Cuvio si sono esibiti molte delle consuete primedonne, alle quali non sembrava vero di poter calcare le medesime scene con la speranza di annoverare altri prestigiosi risultati.
Spalti teatrali della competizione gremiti di appassionati, sempre più avidi di assistere alle prodezze dei campioni che si apprestavano a disputarsi il successo. Quattro coppie agguerrite i semifinale, tre in rappresentanza della provincia di Varese e una piemontese dei soliti frequentatori della Bocciofila di Possaccio, satura di fuoriclasse, basti ricordare le sue recenti finali nel campionato a squadre disputato a San Giovanni in Persiceto. Le sfide si preannunciavano incerte, seppure il pronostico fosse tutto per i verbanesi. Nulla di più incauto. Le due semifinali erano un massacro. Chiappella/Turuani sbranavano senza pietà Bardelli/Livio della Monvallese per 12-1 e Fiorato/Varè della Malnatese, per non essere da meno, infliggevano un pesante “cappotto” ai Goriziani Branchini/Spozio Mauro. Quindi finale abbastanza prevista, anche in considerazione delle diverse categorie nelle quali i contendenti militano.
A questo punto i pronostici s’intrecciavano e seppure il blasone dei possaccesi fosse indiscutibilmente molto elevato, qualche “bastian contrario” ipotizzava di una possibile vittoria di Malnate, sostenendo che il Chiappella “è più puntista” e il Turuani “se deve bocciare va in difficoltà”.
Facciamo un balzo all’indietro nello scorrere del tempo, trasferiamoci nel 1969, in un altro sport adorato dall’italica gente: il ciclismo, al Tour de France. Lì un giovane ciclista belga, già insignito di onori per ripetute vittorie nelle classiche europee – Eddy Merckx –, stravince il Tour con un distacco abissale sul secondo classificato, conquista quasi tutte le classifiche e viene soprannominato “il cannibale”.
Si vede che Chiappella/Turuani non si siano ispirati al cannibalismo africano dei “Niam Niam” in Sudan, ma qualche influenza del mondo ciclistico di allora ci sia stata. Rimane il fatto che la finale di Cuvio non ha storia: dopo una fiammata iniziale di Fiorato/Varè che conquistano i primi tre punti, tanto da apparire come quei commensali a una tavola imbandita che si siano messi al collo il tradizionale tovagliolo per consumare un prelibato e lauto pasto, vengono invece tacitati con una serie di accosti impeccabili di Turuani che costringono Varè a bocciare con assiduità e Fiorato a tentare difficilissime penetrazioni fra boccia e pallino con Chiappella impeccabile. Sarà la soggezione che i due alfieri di Possaccio certamente suscita negli avversari, sarà che la precisione spietata mostrata in semifinale avesse esaurito in parte la spinta dei malnatesi, il risultato non cambia: Chiappella/Turuani non concedono alcuna possibilità e dallo 0-3 iniziale passano a concludere con un feroce 12-3 l’incontro.
I “cannibali” hanno colpito ancora.
PILLOLE DI BOCCE
24 settembre – Cuviese – Finale regionale serale coppia ABCD
1) Chiappella/Turuani –Possaccio (VCO)
2) Fiorato/Varè – Malnatese (VA)
3) Bardelli/Livio – Monvallese (VA)
4) Branchini/Spozio M. – Gorizia (VA)
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