“Cumiana 15”: a Torino si fa inclusione sullo skateboard
La storia di un progetto nato nel capoluogo piemontese, intorno a una ex fabbrica risistemata e con tante proposte per il quartiere
Cumiana 15 è un bene comune restituito alla città che oggi rivive grazie a Uisp Torino e all’asd Longboard Crew Italia. A quest’ultima si deve il progetto “Overskate”, che propone attività gratuita di longboard, skateboard o surfskate realizzata con gli istruttori Uisp Torino presso la pista di pattinaggio sita proprio in via Cumiana 15, con il patrocinio di Città di Torino e il contributo di Circoscrizione 3.
«Il luogo è un bene comune, frutto di una collaborazione di Uisp con la città. Si tratta di un luogo emblematico, una palazzina dove prima sorgeva un’ex fabbrica e poi rimasta abbandonata. Grazie a finanziamenti europei, la città di Torino lo ha riqualificato come spazio pubblico», racconta Massimo Aghilar, presidente Uisp Torino. Cumiana 15, oggi, è un luogo dinamico che attrae persone ed eventi vari.
«Ci occupiamo di attività sportive grazie alla collaborazione delle associazioni, di doposcuola ai ragazzi, di distribuzione di pacchi alimentari, di attività ludiche per i bambini. È uno spazio dove Uisp opera insieme ad altre associazioni nell’ambito dei beni comuni e che permette inclusione, sport, attività, socializzazione, azione per la collettività», prosegue Aghilar.
Grazie ad “Overskate”, a partire dal 22 settembre e fino al 24 novembre, tutti i mercoledì, dalle 16.30 alle 20, è possibile allenarsi e imparare in sicurezza varie attività, sempre con il supporto di istruttori qualificati. Tutte le attrezzature, caschi, skateboard, longboard, protezioni sono forniti gratuitamente e la pista è aperta anche a rollerblade o quad. Un progetto che fin da subito ha incontrato il favore e l’entusiasmo della cittadinanza. «In quattro giornate di lezione i numeri sono più che raddoppiati», racconta Giuseppe Chiavorelli, istruttore di Overskate a La Stampa, che ha ripreso il progetto in un articolo di Paolo Boccalini. Dai 16 praticanti della prima volta, si è arrivati a 38: un riscontro più che positivo.
L’aspetto sociale del progetto non si esaurisce nell’insegnamento gratuito. Uno degli istruttori è autistico, un altro è arrivato in Italia alcuni anni fa tramite Casa Oz, realtà che si prende cura delle famiglie di minori bisognosi di cure ospedaliere. Cumiana 15 è un luogo in cui le persone si sentono utili, danno una mano e si relazionano: «I ragazzi si trovano a dover spiegare ciò che sanno e realizzano realmente ciò che hanno imparato. Chi arriva da noi sente di vivere un’occasione in più, qualcosa di nuovo per il quartiere».
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