Alessandro Covi: “Quanto entusiasmo per la mia vittoria. Ma sogno già il bis”
Il "Puma di Taino" ha festeggiato con i compagni il primo successo da "pro" a Murcia e si prepara al Giro di Andalusia. «Avrò libertà di azione, proverò a ripetermi»
La prima è andata, è stata bellissima ma ora è già tempo di programmarne un’altra. La vittoria colta da Alessandro Covi sulle strade della Vuelta a Murcia non dovrà restare un’opera unica e a dirlo – a VareseNews – è lo stesso corridore di Taino che ha festeggiato con i compagni di squadra il successo di sabato 12 febbraio.
Il 23enne varesotto avrà presto a disposizione diverse altre occasioni a partire dalle tappe (cinque) della Vuelta a Andalusia – Ruta del Sol, corsa che scatta mercoledì 16 per terminare domenica 20 nel sud della Spagna. Giornate in cui il “Puma di Taino” avrà una certa libertà di azione da parte della sua squadra, la UAE Team Emirates. (foto in alto: Covi al centro sul podio con Louvel e Trentin)
Alessandro, sabato abbiamo raccontato la corsa. Oggi parliamo del dopo-gara: quali sono state le sensazioni a mente fredda? Come avete festeggiato?
«Inizialmente ero incredulo: non mi sembrava vero che fossi io a tagliare il traguardo per primo, dopo aver aiutato tante volte i compagni a vincere. Per fare un po’ di festa ho dovuto attendere qualche ora perché nel dopo gara abbiamo dovuto effettuare un viaggio abbastanza lungo in pullman. All’arrivo in hotel però, c’è stato il brindisi con tutta la squadra. E poi i tantissimi messaggi arrivati da amici, parenti e tifosi vari».
C’è stato un complimento inatteso, un gesto che non si aspettava?
«In particolare no, però mi è molto piaciuto quanto ha fatto Matteo Trentin alle mie spalle: anche lui ha alzato le braccia per festeggiare insieme a me una vittoria della UAE. E anche altri compagni all’arrivo hanno tagliato il traguardo allo stesso modo. Siamo lì tutti per lo stesso obiettivo, è bello vivere in questo modo le vittorie».
Anche il suo fans club “Puma di Taino” ha ribollito d’entusiasmo
«Davvero! In pochi mesi abbiamo raccolto parecchi iscritti, sono 150 solo quelli presenti nella chat e sono contento anche per loro. Più in generale, è fantastico vedere quanto entusiasmo può suscitare tra i tifosi un risultato del genere».
L’albo d’oro della Vuelta a Murcia conta una serie di vincitori eccellenti. Da Indurain a Pantani, da Valverde a Quintana e Sanchez. Come ci si sente nel leggere il proprio nome accanto a quelli che stiamo citando?
«È un elenco emozionante, ma queste sono vere e proprie leggende. Spero di non rovinare un albo d’oro del genere! Scherzi a parte, è bello esserci ma l’obiettivo è che il mio nome non resti solo associato a Murcia: mi auguro di vincere altre gare e di rendere così onore anche alla prima corsa che ho conquistato».
Messo in archivio il successo di Murcia c’è il Giro d’Andalusia: con quali aspettative affronta la sua seconda corsa a tappe dell’anno?
«Avremo una squadra un po’ rimaneggiata rispetto ai programmi iniziali, perché qualche corridore è risultato positivo (tra gli altri anche Ulissi ndr). Quindi guarderemo meno alla classifica generale e ci concentreremo di più sulle tappe: io dovrei avere una certa libertà, così come Trentin. Sarebbe bellissimo dare subito un seguito al risultato di sabato scorso, ottenere un altro successo».
Quale sarà, infine, il cammino di avvicinamento al Giro d’Italia?
«Farò una parte del calendario italiano con Laigueglia e Strade Bianche, Milano-Torino e poi Milano Sanremo. Non farò invece la Tirreno Adriatico perché in quel periodo staccherò qualche giorno per tornare a casa a rifiatare. Prima del Giro però ci saranno la Coppi e Bartali, Lanciano e la trasferta a Nord: parteciperò alla Amstel Gold Race e alla Freccia del Brabante. Ma ora, per qualche giorno, mi concentro sull’Andalusia».
Alessandro Covi, colpo da maestro: prima vittoria “pro” per il Puma di Taino
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