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Tre varesini alla 100a Vasaloppet: 90 chilometri sugli sci di fondo sulle nevi di Svezia

Laura Brunello, di Maccagno, ci racconta l'avventura nella maratona sciistica più famosa del mondo, alla quale ha partecipato con Manuela Bruno e Vittorio Aristarco. "Esperienza indimenticabile"

Tre varesini alla Vasaloppet

(d. f.) Novanta chilometri che filano sotto gli sci stretti, circondati da paesaggi maestosi e da tanta, tanta storia. È la Vasaloppet, nome mitologico per chi ama lo sci nordico, una prova giunta alla sua 100a edizione alla quale hanno partecipato anche tre appassionati della provincia di Varese: Laura, Manuela e Vittorio, che a fine gennaio avevano già preso parte alla Marcialonga, il corrispettivo italiano della celebre gara svedese. Proprio Laura ci invia questa testimonianza, al termine di un’avventura sportiva ma anche sociale e culturale notevole. E di una fatica ben ripagata da tutto ciò che circonda la gara.

Si è svolta domenica 6 marzo nella regione della Dalarna in Svezia la centesima edizione della Vasaloppet, la più antica, lunga e prestigiosa gara al mondo di sci di fondo. 15.800 gli iscritti (numero massimo previsto dal regolamento), 150 gli italiani e tra questi anche tre fondisti varesini, Vittorio Aristarco di Malgesso, Laura Brunello di Maccagno e Manuela Bruno di Biandronno che hanno percorso i 90 chilometri che separano i paesi di Sälen e Mora assieme ad atleti svedesi e di altre 48 nazioni.

I vincitori di questa edizione che fa parte dello “Ski Classics”, il circuito che coinvolge le maggiori gare di lunga distanza dello sci di fondo in Europa, sono stati i norvegesi Andreas Nygaard e Astrid Øyre Slind rispettivamente in 3.32.18 e 3.50.06.

La Vasaloppet ha una storia antica. Fu creata nel 1922 per ricordare il tragitto percorso con gli sci dal nobile Gustavo Vasa che nel 1520, in fuga verso la Norvegia, venne raggiunto a Sälen da due sciatori che lo convinsero a tornare verso Mora e guidare la rivolta contro gli oppressori danesi. Il 6 giugno 1523 Gustavo Vasa, dopo aver sconfitto il re danese Cristiano, venne incoronato Re di Svezia e dal 1983 il 6 giugno è il giorno nazionale della Svezia. Dal 1922 ad oggi la gara ha visto la partecipazione di oltre 600.000 fondisti ed è stata cancellata solo in tre occasioni, nel 1932, 1934 e 1990.

Non è facile partecipare alla Vasaloppet, i pettorali sono spesso esauriti il giorno stesso in cui aprono le iscrizioni e la gara prevede un’ottima preparazione fisica. La partenza alle 8 da Sälen è quasi sempre a temperature bassissime e lungo il percorso ci sono dei cancelli orari che bisogna rispettare. Chi non riesce a passare i punti di controllo entro l’orario previsto deve abbandonare la competizione. Il tracciato della gara attraversa boschi di betulle, dolci colline, laghi ghiacciati e la partecipazione popolare è enorme.

Centinaia di spettatori arrivano con le motoslitte, a piedi o con gli sci per sostenere i fondisti lungo l’intero percorso e ai ristori viene offerta la blåbärssoppa, la tradizionale zuppa di mirtilli calda. L’arrivo a Mora è un’esperienza indimenticabile e varcare il portale in legno che riporta il motto della Vasaloppet “Lungo le orme dei nostri antenati per le vittorie di domani” è un sogno che si avvera per tutti coloro che amano questo sport.

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Pubblicato il 10 Marzo 2022
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