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Milano-Sanremo: Covi spalla di Pogacar, la Eolo ci proverà da lontano

Sabato 19 si corre la prima "classica monumento" della stagione. Lo sloveno della UAE Emirates avrà accanto il "Puma di Taino". La squadra di Ivan Basso si affida alle fughe e alla gamba di Albanese

milano sanremo 2021

È la prima delle cinque “classiche monumento” della stagione ed è da sempre considerata il “mondiale di primavera”. La Milano-Sanremo è attesa ogni anno da tutto il mondo del ciclismo: assicurarsi la vittoria sul traguardo della Riviera cambia la carriera a chi ci riesce e la stagione alla sua squadra, perché il club di chi mette in tasca una gara del genere è ristrettissimo e assolutamente esclusivo. Arrivata alla sua 113a edizione la gara organizzata da RCS Sport va in scena sabato 19 marzo sulla distanza dei 293 chilometri, e proprio la sua lunghezza è uno dei tratti distintivi della classicissima.

Perché, se le difficoltà altimetriche sono ridotte, il chilometraggio è senza dubbio una spina nel fianco per tutti visto che al limite dei 300 chilometri sono tanti i fattori che possono determinare l’ordine di arrivo. Il tracciato 2022 è quello classico: una volta superata Imperia i corridori affronteranno i Capi (Mele, Cervo e Berta) e quindi la Cipressa e il Poggio per poi scollinare e attaccare a tutta velocità la discesa che porta al rettilineo conclusivo di via Roma a Sanremo. Una conformazione che lascia aperte tante strade per l’epilogo, dalla classica volatona di gruppo o quasi, all’arrivo di un drappello a ranghi ristretti sino all’azione decisiva di uno o due corridori capaci di staccare il gruppo, magari in salita per poi consolidare il vantaggio in discesa.

L’elenco dei vincitori fa letteralmente paura, anche se c’è sempre spazio per qualche (relativa) sorpresa, come accadde lo scorso anno quando trionfò il belga Jasper Stuyven davanti ai più quotati Ewan e Van Aert (vincitore nel 2020: prima di lui toccò ad Alaphilippe, Nibali e Kwiatkowski…). Il nome su cui però si posano le maggiori attese questa volta è senza dubbio quello di Tadej Pogacar: lo sloveno – ha solo 23 anni, non dimentichiamolo – in questo avvio di stagione ha già cannibalizzato la Strade Bianche e la Tirreno Adriatico, viene da due Tour de France vinti e si è imposto in due “monumento” nel 2021, ovvero la Liegi e il Lombardia. Certo gli avversari non staranno a guardare (la Jumbo-Visma, per dire, risponde con Van Aert e Roglic…) ma la superiorità del fenomeno della UAE Emirates rischia di abbattersi anche in Riviera.

Al suo fianco Pogacar avrà però un alleato che conosciamo bene, Alessandro Covi. I due sono coetanei e il “Puma di Taino” è chiaramente indicato dalla UAE come “vice-Tadej”: la condizione di Ale – due vittorie quest’anno – è buona, le sue caratteristiche tecniche gli consentono di giocare un ruolo da buon protagonista mentre l’esperienza di Diego Ulissi può essere una ulteriore carta a disposizione del team emiratino “condannato” a diventare il primo gestore della corsa.

tadej pogacar ciclismo tirreno adriatico 2022
Tadej Pogacar in trionfo alla Tirreno Adriatico (foto UAE Emirates)

Covi sarà l’unico atleta varesino al via in una Sanremo che in passato ha regalato grandi gioie (le ultime: il miracolo di Colombo nel ’96, la cavalcata di Chiappucci nel ’91. In epoche eroiche toccò invece a Ganna e Binda, con doppietta del cittigliese) ai nostri tifosi. Accanto al sostegno per il tainese (accompagnato come sempre dal suo folto fans club con l’emblema del Puma) ci sarà però anche quello per la Eolo-Kometa; la formazione diretta da Ivan Basso non ha le velleità e le possibilità degli squadroni ma promette battaglia tanto più che l’azienda Eolo è anche lo sponsor principale della Sanremo.

Il 24enne Vincenzo Albanese è l’uomo da provare a cavalcare sino alla fine: agile in salita, rapido in volata, proveniente da una Tirreno Adriatico che lo ha visto pimpante. Però le maglie azzurre entreranno in azione da lontano e per questa ragione il più indicato pare essere Davide Bais, con Francesco Gavazzi nei panni del regista in corsa vista la grande esperienza del valtellinese che ha già corso dieci volte la Milano-Sanremo. La Eolo-Kometa sarà quindi completata da Mirco Maestri, Samuele Rivi, Diego Pablo Sevilla e Diego Rosa. Il piemontese sta entrando pian piano nelle gerarchie della formazione di matrice varesotta e ha i numeri e le intenzioni di diventare protagonista della stagione; lui è più uno “da Lombardia” ma potrà ugualmente dare una mano ai compagni.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 18 Marzo 2022
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