Più fughe, meno volate: ecco la Eolo-Kometa per il Giro d’Italia
Accanto alle "stelle" Fortunato e Albanese il team di Ivan Basso ha diversi corridori in grado di provare l'azione da lontano. Escluso lo sprinter Lonardi, fuori anche il varesino Ravasi a corto di preparazione
Un uomo in più per cercare le fughe, uno in meno per provare a disputare gli sprint. Senza naturalmente dimenticare che ci sarà un uomo (Fortunato) impegnato a fare classifica e altri pronti a cercare una vittoria parziale. Con questa conformazione la Eolo-Kometa si prepara al Giro d’Italia che scatta venerdì 6 maggio da Budapest e che per tre settimane calamiterà l’attenzione di tutto il mondo del ciclismo internazionale.
IN SALITA – La squadra basata a Besozzo ha fatto le sue scelte che sono le seguenti. Lorenzo Fortunato (foto in alto: la vittoria sullo Zoncolan) è il capitano designato per la classifica generale, è uscito alla grande dal Giro delle Asturie e punterà deciso alla top ten magari cercando l’assalto alla maglia rosa sulle prime salite. Ad aiutarlo in questo compito c’è innanzitutto Diego Rosa, corridore valido ed esperto alla prima stagione con gli “azzurri” di Ivan Basso.
CACCIA ALLA TAPPA – L’altro uomo di lungo corso, Francesco Gavazzi, sarà una sorta di diesse in corsa e potrà giocarsi le proprie carte come accaduto lo scorso anno a Guardia Sanframondi dove fu secondo. Per le fughe, dicevamo, l’accoppiata formata da Samuele Rivi e Davide Bais (che nel nostro pronostico di qualche giorno fa erano alternativi l’un l’altro e che invece sono stati convocati entrambi) ai quali può affiancarsi Erik Fetter: l’ungherese, unico straniero della Eolo al Giro, vanta due successi nel 2021.
SPRINT E DINTORNI – Capitolo “ruote veloci”, infine: lo staff tecnico ha deciso di non far correre Giovanni Lonardi, sprinter “di ruolo” e unico a centrare una vittoria nella prima parte di stagione. Le volate di gruppo al Giro appaiono di un livello superiore alle possibilità di Lonardi e della squadra (gli sprint vanno pilotati: servono uomini per questo lavoro) e così il team ha scelto di sacrificare qualche possibilità in quel genere di tappe. Ci sarà Mirco Maestri, che a ranghi ridotti può provarci, e soprattutto Vincenzo Albanese: il corridore salernitano è – con Fortunato – la punta della Eolo. Due secondi posti nelle Asturie hanno confermato le sue qualità e uno stato di forma molto interessante: resta solo un ultimo gradino da salire, quello della mancanza di successi, ma tutto fa pensare che presto possa arrivare anche il momento di “Alba”.
QUELLI CHE NON CI SARANNO – L’esclusione più evidente a prima vista è proprio quella di Giovanni Lonardi che abbiamo già spiegato in precedenza e che segue di dodici mesi quella di Luca Wackermann, sacrificato lo scorso anno proprio a favore di Fortunato con una mossa che poi si rivelò azzeccatissima. Al Giro mancherà anche il “nostro” Eddy Ravasi, ma i guai fisici che lo hanno bersagliato dalla fine del 2021 non gli hanno consentito un avvicinamento ottimale: il besnatese ha potuto correre solo poche gare e dovrà focalizzarsi sulla seconda parte di stagione. Discorso simile anche per il binaghese Alessandro Fancellu, un po’ “bruciato” in avvio di 2021 e per questo ora oggetto di una gestione molto attenta. Altro escluso dell’ultima ora è il solido britannico Mark Christian, poco appariscente ma assai considerato all’interno del team. Niente convocazione nemmeno per il folto gruppo di iberici che fanno parte della Eolo, ma si tratta soprattutto di corridori giovani che dovranno crescere con il tempo.
Bisogna anche ricordare che durante il Giro d’Italia si disputerà anche il Tour de Hongrie, il Giro d’Ungheria, cinque tappe tra l’11 e il 15 maggio. Una corsa alla quale la squadra tiene molto (lo sponsor Kometa ha forti interessi commerciali nel paese magiaro): ci sarà probabilmente il padrone di casa Marton Dina e altri uomini esclusi dalla corsa rosa con la necessità di fare bene.
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