Rally Valli Ossolane, il settimo sigillo di Caffoni e Grossi
Quarto successo consecutivo nella gara di casa per il pilota di Domodossola, settimo assoluto. Peccato per Bruni, out mentre era in testa. Podio per Margaroli e Bondioni
Erano i favoriti e non hanno tradito le attese. Davide Caffoni e Mauro Grossi si sono imposti nella 58a edizione del Rally Valli Ossolane disputato nel fine settimana e hanno confermato il proprio feeling totale con i percorsi che compongono la storia prova piemontese, quest’anno inserita nella Coppa Rally di Zona.
Per Caffoni e Grossi si tratta addirittura del settimo successo al Valli Ossolane, il quarto consecutivo dopo la tripletta fatta segnare tra il 2014 e il 2016. In pratica il pilota di Domodossola ha vinto sette delle ultime nove edizioni, un dominio interrotto solo da Fabrizio Margaroli – secondo quest’anno – e dal varesino (ed ex campione d’Italia assoluto) Andrea Crugnola. Meglio dei pluricampioni in carica soltanto Uzzeni, otto volte primo nella gara ossolana. (foto Alquati/RVO)
Non un successo facile quello dell’equipaggio della Skoda Fabia R5 preparata da BalBosca: fino alla quinta prova speciale la vetta della classifica è stata appannaggio di Sergio Bruni e Diego Esposito che hanno vinto la PS2 (Domobianca) e per un paio di passaggi hanno resistito alla rimonta di Caffoni. Un colpo al posteriore nel corso del quinto stage ha però costretto all’abbandono il pilota di Varzo.
Alle spalle di Caffoni quindi, premiata la regolarità di Margaroli (con Dresti), secondo alla fine con 20″ di distacco dal vincitore e rallentato da una foratura sulla Val Canobbina; podio completato dall’ennesima Fabia, quella del bergamasco Ilario Bondioni con la domese Sofia D’Ambrosio. Quarta posizione per l’esperto aostano Elwis Chentre davanti a Marco Laurini su una Polo Volkswagen R5 “intrusa” tra le tante Skoda Fabia.
Per le altre classi, successo di Igor Iani e Nicola Pugliani tra le S1600 (primi anche tra le due ruote motrici), di Riccardo Tondina e Davide Cecchetto tra le Rally4, di Manuel Bracchi ed Elena Fancoli tra le A6 e di Mirko Pelgantini e Simone Ravandoni tra le R3.
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