Il minibasket Uisp manda in archivio il primo, storico, torneo e pensa al futuro
Il commissioner Vagaggini: "Partiti con 16 formazioni ma aumenteranno: ammesse anche le squadre FIP. Via anche a un torneo femminile"
Si è concluso il primo campionato di minibasket targato Uisp Varese al quale hanno partecipato 16 squadre, suddivise nelle categorie Aquilotti, Scoiattoli e Scoiattoli Big. Un vero e proprio successo: come “anno zero” non poteva andare meglio.
«Siamo venuti incontro alla richieste ed alle esigenze delle società – spiega Renato Vagaggini, commissioner Uisp Varese e Responsabile Nazionale Settore Giovanile Uisp – organizzando non un campionato vero e proprio da svolgere tutti i weekend, ma creando alcuni concentramenti in diverse date, a cui ogni società poteva decidere se partecipare o meno, in base agli impegni di ogni singola famiglia. È stata una scelta vincente, perché non sempre le famiglie possono prendere un impegno fisso e costante: in questo modo, siamo andati incontro alle loro esigenze ed abbiamo avuto ricevuto consensi».
«Abbiamo anche adeguato le età delle categorie (con grande elasticità, cosa che solo in Uisp si può fare) alle esigenze delle singole società, in base ai loro iscritti ed inserendo anche dei “fuoriquota” – continua il commissioner – Proseguiremo allo stesso modo anche nella prossima stagione (e lanceremo, a fianco del solito torneo minibasket misto, anche un torneo di minibasket riservato alle bambine), sicuri di riuscire ad incrementare il numero delle squadre partecipanti. Diverse nuove società ci hanno già confermato la loro adesione».
«Inoltre istituiremo – precisa Vagaggini – un nuovo campionato Under 12 che si affiancherà ai tornei Under 13-14-15-16-17-18-19-20 che hanno già avuto un gran successo nel mondo giovanile Uisp».
Avanti tutta, quindi, anche nella stagione 2022-2023. Senza perdere di vista l’obiettivo più importante, ovvero portare tanti giovani in palestra, facendoli divertire il più possibile. Le squadre Fip possono tranquillamente partecipare anche al campionato Uisp, facendo giocare chi è meno impegnato nel torneo federale o chi ha minor disponibilità di tempo da dedicare al basket. Oppure chi deve affrontare, per la primissima volta, una partita di basket.
«La cosa più importante è far giocare tutti a pallacanestro, senza alcuna distinzione o selezione: il bambino, in giovane età, deve solo pensare a divertirsi, ad innamorarsi del basket e imparare a stare in un gruppo insieme ai suoi amici – conclude Vagaggini – Stessa cosa per i genitori in tribuna: la partita deve essere una festa per tutte le famiglie e un motivo di incontro e di gioia da condividere con le altre famiglie».
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