Il saluto a Nibali, la stella di Pogacar, il sogno di Covi: una Tre Valli Varesine tutta da gustare
La 101a edizione della Classica della "Binda" propone una lista partenti di altissimo livello: Valverde, gli olandesi, i francesi e gli australiani per una giornata "mondiale". I tifosi di casa sperano nel "puma di Taino" e nella Eolo-Kometa
Una corsa, tanti temi: la Tre Valli Varesine numero 101 che decollerà da Busto Arsizio alle ore 12 è una calamita per tutti gli appassionati, non solo locali, di ciclismo. La corsa della Binda non è entrata nel World Tour, ma ha un campo di formazioni tale che può tranquillamente essere considerata una classica di prima grandezza. Anche perché gli stessi team – un po’ perché puntano al Lombardia, un po’ per il richiamo storico della gara varesina – porteranno in gara uomini di grande spessore. E storie altrettanto notevoli. (foto in alto: De Marchi batte Formolo nel 2021: ci saranno ancora entrambi)
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LA SUPERSTAR
Tadej Pogacar, prima di tutto: lo sloveno è uno dei tre nomi più caldi del panorama. Non ci saranno Remco Evenepoel (in Belgio per la Binche, unica gara prima di riposare) e Jonas Vingegaard (appena rientrato e vincente in Croazia) ma il fenomeno sloveno è pronto a fare la sua parte a Varese dove lo scorso anno fu protagonista e chiuse terzo dietro i fuggitivi De Marchi e Formolo. Non sappiamo quale sarà la tattica della UAE (c’è anche Covi: vedi sotto) ma di certo Pogi non parte per fare presenza tanto più che il suo team è uscito battuto dalla Deceuninck alla Coppa Bernocchi.
SCARICATE QUI la lista partenti della 101a Tre Valli Varesine (formato .pdf)
STANDING OVATION
Il pubblico di Varese attende poi la corsa per salutare degnamente uno dei campioni che ha fatto più battere il cuore nell’ultimo ventennio, Vincenzo Nibali. Lo Squalo dell’Astana ha nobilitato la Tre Valli vincendola in solitaria nel 2015, conosce molto bene il percorso e può ancora dire la sua in un’Astana che da queste parti ha lasciato il segno anche con Izagirre nel Grande Trittico del 2020. E con Nibali c’è un altro fenomeno al passo d’addio, l’embatido Alejandro Valverde alla penultima corsa in carriera. Lui che qui indossò la maglia iridata appena conquistata nel 2018. Con lui nella Movistar un Mas in grande forma: ha battuto Pogacar al Giro dell’Emilia.
Tre Valli Varesine 2022, il racconto in diretta su VareseNews
OCCHIO A…
Occhio a tanti, tantissimi a partire da una Ineos che arriva a Varese da squadrone tra Adam Yates, l’ex maglia rosa Tao Geogheghan Hart e Jhonatan Narvaez. L’esperto olandese Robert Gesink guida la Jumbo-Visma mentre il connazionale Bauke Mollema (con Giulio Ciccone) è a capo della Trek-Segafredo. C’è un buon pacchetto francese tra Bardet (DSM), Martin (Cofidis), Cosnefroy (Ag2r), Gaudu (Groupama), Latour (Totalenergies) e Barguil (Arkea).
La EF schiera una punta azzurra come Bettiol accanto al sempreverde Uran, la Bora guidata da Gasparotto – che ha vissuto qui – si affida a Keldermann e Vlasov, su tutti. Altra squadra piccola (per il World Tour) ma agguerrita e vincente è la Intermarché con l’esperienza di Pozzovivo e le qualità di Rota e Bakelants. Dal Belgio arrivano anche la Lotto-Soudal di Wellens e la Alpecin-Deceuninck con Jay Vine, nuovo scalatore australe da tenere d’occhio. Tra le italiane oltre alla Eolo ci sono Bardiani-CSF con il tricolore di Zana e la Drone Hopper-Androni che rischia la chiusura: chissà che una sorpresa a Varese non possa essere un toccasana per il “principe” Gianni Savio.
TARGATO VA
Saranno in tanti a palpitare per il “Puma di Taino”: quest’anno Alessandro Covi ha centrato le prime tre vittorie da professionista compresa la clamorosa tappa dolomitica del Giro d’Italia. Il varesino è inserito in una UAE stellare, come detto, ma non è da escludere che possa essere un’arma a – relativa – sorpresa da muovere sullo scacchiere della corsa. A Varese si attende un enfant du pays dalla metà degli anni Zero (doppietta di Garzelli, poi successo di Murro) e Covi ha tutte le caratteristiche per riuscire, prima o poi, a prendersi la gara di casa.
C’è poi la Eolo-Kometa che quest’anno ha raccolto meno di quanto seminato: il team di Ivan Basso non schiera Vincenzo Albanese con cui proverà a fare bene al “Lombardia” ma porta a Varese l’altro capitano, Lorenzo Fortunato, brillantissimo sabato a Bologna. Al suo fianco anche il binaghese Alessandro Fancellu, visto molto bene in Croazia quando ha pilotato Albanese. Si farà notare.
Chiudono la “nostra” pattuglia gli australiani di Varese: il team BikeExchange (sede a Brunello) non ha prime punte ma tanti guastatori mentre Simone Clark (Israel), che vive a Cantello, ha in testa un’idea: bissare in via Sacco la gioia dello scorso 6 luglio quando vinse addirittura una tappa del Tour de France.
DA BUSTO A VARESE: ECCO IL PERCORSO
Sono 196 i chilometri di corsa che vedranno impegnati i corridori, con partenza confermata da Busto alle 12 e arrivo in via Sacco a Varese. Cambia la parte in linea rispetto al recente passato: si “sale” da Fagnano Olona, Cairate, Carnago, Caronno Varesino, Morazzone, Gazzada Schianno e Buguggiate. Nella Città Giardino sono previsti otto giri sul circuito consueto con le salite del Montello e di Bobbiate-Casbeno, poi ultime due tornate che prevedono un allungamento sino all’erta tra Calcinate del Pesce, Morosolo e Casciago. Arrivo poco prima o poco dopo le 17, per capire chi succederà al “rosso di Buja”, Alessandro De Marchi, trionfatore 2021.
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