Come si gareggia in un trail? Il campione Fabio Di Giacomo ospite alla scuola primaria di Gemonio
In vista della gara che si disputa sul Campo dei Fiori proseguono gli incontri con gli alunni da parte degli atleti. In primo piano lo spirito di collaborazione che si instaura tra i concorrenti sul percorso
Sabato 11 marzo centinaia di bambini provenienti da diverse scuole della zona parteciperanno al minitrail di Gavirate, appuntamento non agonistico che fa da corollario al grande evento che è ormai l’Eolo Trail del Campo dei Fiori di domenica 12, con quattro percorsi di diversa lunghezza tracciati sui sentieri della montagna varesina.
In preparazione all’appuntamento sportivo, alcuni grandi specialisti di questa disciplina sono stati ospiti delle scuole: è il caso di Andrea Macchi a Voltorre (QUI l’articolo) o più di recente di Fabio Di Giacomo, ospite nei giorni scorsi della primaria “Edoardo Curti” di Gemonio. I cui alunni saranno tra quelli impegnati sabato sul mini-tracciato del lungolago di Gavirate.
Di Giacomo (del team 100% Anima Trail) ha parlato sia ai più piccoli (dalla 1a alla 3a) sia ai più grandicelli di 4a e 5a elementare e ha innanzitutto presentato l’attrezzatura utilizzata dagli sportivi per affrontare una gara così impegnativa. Il campione è stato poi sottoposto a una vera raffica di domande da parte dei bambini incuriositi: Fabio ha spiegato come si dorme durante un trail, come ci si allena in preparazione, quali animali si possono incontrare sui percorsi, come ci si alimenta e via dicendo.
L’aspetto però che ha più colpito i giovanissimi aspiranti trailer è stata l’attenzione reciproca tra i concorrenti. Nel corso di un trail infatti non si può lasciare da solo un compagno in difficoltà: va infatti messo in sicurezza, dopo aver chiamato i soccorsi, prima di poter ripartire. Questo spirito si ritrova anche nel “terzo tempo”, nella festa cioè di fine gara che prende il via solo dopo l’arrivo al traguardo dell’ultimo concorrente. Non è un caso che tutti i concorrenti, anche tra gli adulti, ricevano una medaglia per aver portato a termine il percorso: l’obiettivo infatti è quello di migliorare se stessi e di concludere l’avventura che si è iniziata.
Uno spirito molto apprezzato anche dai docenti che hanno scelto di far partecipare i bambini di Gemonio al trail con questo obiettivo: far capire, in mezzo a un mondo altamente competitivo, che si può praticare uno sport dove può capitare – come nella vita – di dover chiedere aiuto al prossimo oppure di dover dare una mano a chi si trova in difficoltà.
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