Quattro anni dopo è ancora Olanda al Trofeo Binda di Cittiglio. Non con la leggendaria Marianne Vos, tradita oggi da un problema meccanico, bensì con la giovane Shirin van Anrooij, 21 anni di Goes, estremo Sud-Ovest dei Paesi Bassi. Una vittoria strameritata sua e della squadra, la Trek-Segafredo, che ha letteralmente dominato la scena pur in assenza della sua prima punta Elisa Longo Borghini, fermata dal covid.

Lo squadrone americano ha spedito all’attacco van Anrooij, forse nemmeno pensando che potesse arrivare in fondo, ma ha imbottito con le sue atlete il gruppetto delle migliori che si sono gettate all’inseguimento. Lì dentro c’era la campionessa in carica del “Binda”, Elisa Balsamo, l’esperta Amanda Spratt e la vivacissima Gaia Realini che – giustamente – si sono tenute a ruota per favorire la fuga della compagna.

L’impegno dell’inseguimento è così finito sulle spalle delle altre, però in ordine sparso: il massimo sforzo del gruppo è arrivato sull’ultima salita tra Cuvio, Comacchio e Orino quando in un chilometro il vantaggio è passato dal mezzo minuto a meno di 20″, ma da lì in avanti il divario si è riaperto a favore dell’olandesina volante che nell’ultimo tratto non ha più corso rischi. Anzi, alle sue spalle la volata è stata regolata da Balsamo che ha esultato per il successo della compagna, senza dispiaceri per non aver potuto bissare il la vittoria di dodici mesi fa.

Terzo posto per un’altra italiana, Vittoria Guazzini del team FDJ Suez: proprio lei, lo scorso anno, che fu seconda al Campionato Europeo vinto – guarda un po’ – proprio da van Anrooij a conferma di come il “Binda 2023” sia andato nelle mani di un talento molto interessante. Bene, comunque, le azzurre che oltre ad aver occupato due gradini del podio hanno fatto registrare anche i piazzamenti di prim’ordine di Soraya Paladin (quinta dietro ad Arlenis Sierra) e di Silvia Persico (sesta).

A Cittiglio van Anroij ha conquistato il primo successo della propria carriera tra le Elite, e la domanda che si fa in questi casi è se oggi “é nata una stella?”. Probabilmente sì: detto del titolo europeo U23 dello scorso anno, va sottolineato il modo in cui l’olandese ha vinto il “Binda”, e cioé scrollandosi di dosso atlete di grande esperienza (sulla sua ruota, al momento dello scatto, c’era Niewiadoma) e tenendo a distanza, anche in salita, un gruppo pronto a farle la festa.

Ciclocrossista d’inverno, la regina di Cittiglio è stata comunque una grande sorpresa perché per lei la stagione è appena iniziata: l’esordio è avvenuto solo pochi giorni fa in Belgio. Ma la Trek non la ha gettata nella mischia solo per fare numero, e da oggi avrà una nuova e scintillante freccia al suo già ricchissimo arco. Va così in archivio un’edizione del “Binda” impreziosita anche questa volta dalla presenza del più forte corridore al mondo, Tadej Pogacar, nel Varesotto per accompagnare la fidanzata Urska Zigart, poche ore dopo aver corso la Milano-Sanremo. Preso d’assalto dai selfie dei tifosi, Pogi ha sorriso a tutti confermandosi uno spot per il ciclismo, non importa se maschile o femminile.

24° TROFEO BINDA 2023
Maccagno con Pino e Veddasca – Cittiglio (134 Km)

ORDINE D’ARRIVO: 1) Shirin van Anrooij (Ola – Trek-Segafredo) in 3.39.32; 2) Elisa Balsamo (Ita – Trek-Segafredo) a 23″; 3) Vittoria Guazzini (Ita – FDJ-Suez) s.t.; 4) Arlenis Sierra (Crc – Movistar) s.t.; 5) Soraya Paladin (Ita – Canyon-Sram) s.t.; 6) Persico (Ita-Uae) s.t.; 7) Uijen (Ola-Dsm) s.t.; 8) Ghekiere (Bel-AG Insurance) s.t.; 9) Steels (Gbr-Israel) s.t.; 10 Garcia (Liv) s.t.