Pogacar e Thomas danno spettacolo, poi Merlier batte Milan allo sprint
I due big della classifica provano il colpo nel finale di una tappa dedicata ai velocisti. L'azzurro si scatena in rettilineo ma viene bruciato dal belga della Soudal Quick Step
![tim merlier giro d'italia 2024 | foto Giro d'Italia](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2024/05/tim-merlier-giro-d-italia-2024-foto-giro-d-italia-1654908.610x431.jpg)
Finale altamente spettacolare nella terza tappa del Giro d’Italia, percorsa tra Novara e Fossano in provincia di Cuneo. Una frazione sulla carta dedicata agli sprinter (come poi è accaduto alla fine) o tutt’al più ai finisseur che invece, negli ultimi chilometri, ha visto una clamorosa azione dei due uomini di classifica più attesi: Tadej Pogacar e Geraint Thomas.
Sullo strappo posto a meno di 3 chilometri all’arrivo è infatti scattato il danese Honoré (EF Easy Post) ma alle sue spalle è piombato immediatamente Pogacar che ha mostrato una condizione notevole. Vista l’azione della maglia rosa, Thomas ha reagito a sua volta e poco dopo i due hanno staccato lo stesso Honoré entrando a tutta velocità sul rettilineo di arrivo lungo oltre un chilometro.
I velocisti alle loro spalle hanno messo alla frusta le squadre e sono dovuti intervenire in prima persona per riassorbire i due “big” ripresi a 150 metri dal traguardo. A quel punto è sembrato in vantaggio Jonathan Milan rinvenuto di potenza, ma sull’altro lato della strada è spuntato il belga Tim Merlier (Soudal-Quick Step) che ha vinto la tappa proprio davanti allo sprinter friulano della Lidl-Trek. Terzo l’eritreo Biniam Girmay della Intermarché-Wanty.
Pogacar conserva ovviamente la maglia rosa mentre la corsa perde Eddie Dunbar, irlandese della Jayco Alula che coltivava speranze di alta classifica. Dunbar è caduto domenica riportando una ferita al ginocchio che ha richiesto punti di sutura e gli ha impedito di tornare in corsa. Domani – mercoledì – quarta tappa tra Aqui Terme e Andora con il Colle del Melogno nel mezzo e un finale senza asperità ma reso nervoso dal Capo Mele e da altri strappi brevi.
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