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Cittadini del Mondo Varesina, un trofeo che vale una stagione

di Emanuele Martignoni - La squadra provinciale della Salute Mentale vince le finali regionali a Cesenatico. Ma il lato sportivo è solo il traguardo di un lavoro ben più profondo

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Il mare della Riviera Romagnola fa da contorno a questa stagione sportiva dei Cittadini del Mondo Varesina, stagione che si era aperta a Rimini con la splendida partecipazione al torneo nazionale “Matti per il calcio” nel settembre 2023 e che si è appena conclusa trionfalmente con le finali regionali svoltesi a Cesenatico.

Tra un mare e l’altro, il percorso svolto da pazienti e operatori dei Servizi di Salute Mentale che formano la squadra provinciale è stato sì lungo e a tratti impegnativo, ma oltremodo ricco di esperienze che hanno insegnato e orientato; è su queste ultime che vale la pena spendere due parole volte a dare valore e senso a quanto da anni si sta facendo con la riabilitazione sportiva.

Innanzitutto bisogna ribadire l’importanza della dimensione progettuale che sta dietro questo tipo di intervento: dietro la passione che motiva a “scendere in campo”, c’è a livello dirigenziale la volontà di dare spazio a questa attività e, parimenti, la competenza e la formazione di operatori che sanno definire obiettivi a lungo termine e trovare le strategie per attuarli. Questa sinergia si declina nella collaborazione messa in atto tra i tanti Servizi di Salute Mentale coinvolti, sia del territorio dei Sette Laghi (Varese e Verbano) che di quello della Valle Olona, elemento che rende unica nel suo genere questa attività che altrove si svolge in ambiti territoriali molto più ristretti.

Accanto a questo, è fondamentale il supporto all’attività che viene dal territorio stesso: Varesina Calcio sta offrendo ai Cittadini del Mondo strutture e risorse ormai dal 2016, sgravando la squadra dal peso di dover trovare in altro modo ciò che le consentirebbe di allenarsi e giocare campionati e tornei. E poi c’è il grande supporto di UISP: il comitato di Varese è punto di rifermento indispensabile, non solo per i tesseramenti e per la copertura di tutte le operazioni burocratiche necessarie allo svolgimento dell’attività, ma anche nel rivelarsi luogo accogliente e motivante nel quale condividere idee e costruire percorsi.

Credo sia doveroso poi citare il grande lavoro svolto da UISP Lombardia nell’organizzazione dei due tornei annuali (l’invernale e il primaverile) e del torneo delle finali per il calcio dei Dipartimenti di Salute Mentale e, a questo proposito, è appropriato far presente che da circa vent’anni il movimento calcistico che ruota attorno alla psichiatria si caratterizza per l’inclusività (da prima che questa parola diventasse di moda), proponendo campionati nei quali viene abbattuta la barriera che distingue il paziente dall’operatore e mettendo letteralmente in campo e in gioco diverse dimensioni di esistenza accomunate dal raggiungimento di obiettivi condivisi.

Infine, ma ovviamente prima di tutto, va fatto un encomio speciale ai “ragazzi” che scelgono di impegnarsi in questa attività: perché è vero che giocando a calcio ci si diverte, ma è altrettanto vero che farlo costantemente e con intento riabilitativo è impegnativo. L’attività si sviluppa nell’arco di nove mesi abbondanti, con due incontri settimanali, uno di allenamento e uno per la partita, ed è richiesto a tutti di prendervi parte con costanza, andando mentalmente oltre la fatica e persino oltre la malattia. Quest’anno abbiamo vissuto un susseguirsi di confronti costruttivi, sviluppo tecnico, momenti di alta aggregazione e di pianificazione di obiettivi individuali e di team.

Da un punto di vista prettamente sportivo, i primi mesi del 2024 hanno visto la squadra emergere nel gioco e nelle qualità; ma da un punto di vista umano, per tutto l’anno si è goduto della capacità empatica di tutti i partecipanti, si è vista un’accoglienza esemplare verso i nuovi arrivati, ci si è confrontati sulle criticità trovando insieme la via per affrontarle e superarle. Da qualche mese il nostro obiettivo era il torneo di Cesenatico, le finali organizzate da UISP in Romagna: il focus è stato proprio quello di formare in ciascuno una mentalità vincente che consentisse di predisporre energie fisiche e mentali a questo obiettivo comune.

Per la cronaca, nelle partite del torneo abbiamo incontrato squadre di valore indiscusso sia in semifinale che in finale. La vittoria thriller ai rigori contro gli amici del Girasole Treviglio ha messo pepe al gran finale di stagione. I Cittadini del Mondo Varesina chiudono l’anno con la coppa dei vincitori; ma, lo si sarà colto, il vero trofeo è il benessere che questa attività offre e continuerà a offrire: un campo da gioco può essere ben più di un posto dove tirar calci a un pallone, può essere il luogo nel quale i sogni si concretizzano, le speranze si rivelano e le persone si realizzano.

Emanuele Martignoni
Referente Cittadini del Mondo Varesina
e Mental Coach area tecnica CONI

SPECIALE UISP – Tutti gli articoli su VareseNews

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Pubblicato il 19 Giugno 2024
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