Lesa Cup, subito avanti Bertola e Fonio, le prime teste di serie
Dopo la conclusione delle qualificazioni è decollato il torneo su terra rossa allestito sulle rive del Lago Maggiore. Il tedesco Rehberg è il primo favorito a cadere
La conclusione delle partite di qualificazione hanno lasciato il posto al tabellone principale della Lesa Cup, il torneo ITF M25 (un tempo erano chiamati Futures) che da alcuni anni porta il grande tennis internazionale sulle rive del Lago Maggiore.
La terra rossa di Lesa ha quindi fatto registrare i primi match del main draw con 32 giocatori tra i quali le prime due teste di serie, Remy Bertola (274 ATP) e Giovanni Fonio (311) che hanno superato di slancio il primo turno. Bertola, svizzero che ha all’attivo anche una vittoria in doppio con Mattia Bellucci (nel challenger di Amburgo) ha eliminato con un doppio 6-3 il qualificato Stefano Reitano. Fonio invece ha superato 6-4 6-4 il belga Buvaysar Gadamauri.
Tra le teste di serie avanti anche il numero 4 del tabellone, il francese Mathias Bourgue (a fatica con la wild card Paolini, piegato solo al tie-break del terzo set), e del numero 5 Andrea Picchione, promosso per ritiro di Lorenzo Carboni in un match comunque dominato da Picchione. Il primo caduto eccellente sulla terra dello Sporting Lesa è invece il tedesco Max Rehberg, numero 6 del seeding, impallinato 6-2 6-3 dall’emergente Gianluca Cadenasso.
Al via anche il tabellone del doppio con la prima testa di serie assegnata a Giorgio Ricca e Alexander Weis attesi contro Biondolillo e Demichelis. Pampanin e Rocco Piatti incontrano Manuel Plunger e Alessio De Bernardis. Stefano Reitano e Joao Eduardo Schiessl (testa di serie n° 3) sfidano invece Niccolò Ciavarella e Marco Furlanetto, I numeri 2 del seeding sono Daniele Augenti ed Enrico Baldisseri opposti a Banthia e Whiting.
Gli altri: Luca Parenti e Leonardo Taddia contro gli americani Jack e Jamie Vance; Marco Bella e Giacomo Crisostomo contro Lorenzo Carboni e Federico Valle. Giovanni Boi e Martin Manzano contro Cadenasso e Noah Perfetti (n°4); Federico Campana e Niccolò Catini contro i fratelli Filippo e Umberto Maria Giovannini.
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