Sui campi da basket, Uisp tifa positivo
Nel grande campionato di pallacanestro gestito da UISP Varese ha preso il via una campagna di sensibilizzazione "contro il tifo contro". Le parole di Renato Vagaggini

Il tifo dovrebbe servire a sostenere la propria squadra. E invece spesso i tifosi si fanno prendere la mano inveendo contro i giocatori avversari e l’arbitro. Un comportamento scorretto, presente purtroppo in molti sport, che spesso sfocia addirittura in risse tra genitori, e che Uisp non può tollerare.
Da qui la decisione di far partire una campagna di sensibilizzazione diretta al pubblico delle partite del campionato di pallacanestro Uisp organizzato dal Comitato Territoriale di Varese. «Abbiamo ritenuto – spiega Renato Vagaggini, Commissioner della Uisp Pallacanestro Varese – di sensibilizzare il nostro pubblico dopo che, purtroppo, si sono verificati alcuni episodi poco piacevoli di intolleranza e maleducazione nei confronti di arbitri e giocatori avversari, ed anche dello stesso pubblico avversario».
Purtroppo, dopo il Covid, la gente sembra essere diventata molto meno tollerante e paziente e troppo spesso sfoga il proprio malessere e la propria tensione sulle altre persone. «Vogliamo ricordare a tutti – continua il commissioner – che la pallacanestro è solo un bellissimo gioco: nei nostri campionati non c’è niente in palio, ma c’è per tutti la possibilità di fare sano sport, divertendosi in compagnia: sport per tutti e a qualsiasi livello. L’importante è divertirsi».

Nonostante le finalità del campionato siano chiare a tutti, troppo spesso gli arbitri e i giocatori avversari vengono derisi, insultati e minacciati: troppi genitori, dirigenti ed allenatori si dimenticano che sono i primi a dover dare l’esempio ai ragazzi più giovani. Ci si dimentica che è grazie all’arbitro che le partite si possono giocare, e che anche l’arbitro può sbagliare, tanto più se consideriamo che spesso è chiamato a prendere decisioni in un secondo. Ma non per questo l’arbitro deve essere oggetto di insulti e frasi altamente maleducate. «La cosa più assurda è che sono i più piccoli atleti a lamentarsi – dice Vagaggini – del comportamento dei genitori sulle tribune, quasi vergognandosi per tale situazione».
«Torniamo pertanto a fare tifo positivo: incitiamo solo la nostra squadra, ma mai tifiamo contro gli avversari od offendiamo gli arbitri – conclude Vagaggini – solo così ci divertiremo tutti insieme e saremo un esempio POSITIVO per i nostri ragazzi».
Per ribadire l’importanza del tifo positivo, durante il campionato di basket, quindi nelle palestre, su internet e sui social, verranno esposti o pubblicati i manifesti della campagna Io tifo positivo. Il messaggio è chiaro: «W lo sport, w il tifo positivo, no a maleducazione contro arbitri e avversari».
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