Quasimodi “operaio di sogni”
Nel corso dello spettacolo verranno proiettate per la prima volta le immagini filmate della cerimonia di conferimento del Premio Nobel
Si terrà venerdì 26 febbraio a Luino, al Teatro Sociale, il recital letterario di e con Alessandro Quasimodo “operaio di sogni”, itinerario biografico e poetico che mette in luce l’aspetto umano, famigliare, religioso, civile e sociale di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura.
Poesie, lettere, documenti e testimonianze visive ricostruiscono un ritratto non convenzionale del poeta, dell’uomo che è poeta, ma, soprattutto uomo: “uno come tanti, operaio di sogni”.
“Quando la poesia viene letta ad alta voce – diceva mio padre, dice Alessandro Quasimodo (attore di teatro, figlio di Salvatore Quasimodo) – il verso scompare, scompare la tecnica, la metrica, e chi ascolta viene colpito soltanto dalle immagini, che sono diverse da uomo a uomo. E allora
si verifica l’atto di comunicabilità a cui l’uomo aspira”.
Nel corso dello spettacolo verranno proiettate per la prima volta le immagini filmate della cerimonia di conferimento del Premio Nobel avvenuta ad Oslo il 10 dicembre 1959. “Solo negli ultimi mesi, in occasione della celebrazione dei 50 anni dalla premiazione – spiega Alessandro Quasimodo – è caduta la segretazione dei documenti che hanno portato alla scelta di Salvatore Quasimodo. Si tratta di materiali raccolti dall’Accademia svedese in due anni di lavori di ricerca, informazione, critica nei quali si mette in luce il valore della poesia di Quasimodo sul piano civile, per la sua adesione alle lotte sociali e alla Resistenza, a discapito, per esempio, di altri poeti a lui contemporanei come Ungaretti, del quale viene mal giudicata la complicità con il regime fascista a fronte del conferimento della cattedra di letteratura all’Università di Roma”.
Un risvolto del tutto esclusivo per la rappresentazione luinese sarà il ricordo di Sereni.
“Quasimodo non era solito pronunciarsi sul lavoro poetico altrui, tuttavia su Vittorio Sereni egli aveva sempre parole di amicizia e stima – ricorda Alessandro. – D’altra parte è evidente che un’opera come Diario d’Algeria occupa un posto di primo ordine per la letteratura italiana del Novecento e che pregio e difetto di Sereni fu la sua posizione di direttore editoriale alla Mondadori, ruolo super partes nel quale egli promuoveva altri che se stesso”.
“Sereni è a torto ricordato raramente. Come per altri grandi poeti, solo negli omaggi e nelle commemorazioni. – continua Alessandro Quasimodo – Ma ad una di queste ricorrenze è legato un mio altro, caro, ricordo: in un incontro presentato a Varese da Dante Isella fui a leggere alcune poesie di Sereni; al termine Maria Luisa (vedova Sereni), non più giovane, ma bella, direi illuminata, mi regalò una rosa dicendomi, in un abbraccio, che le era sembrato di risentire al voce di Vittorio. Fu un’emozione grandissima”.
Grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura e Istruzione e del Centro Culturale Frontiera, “operaio di sogni” si svolgerà in due repliche a Luino: alle ore 11 per le scuole e alle ore 21 ad ingresso gratuito per tutto il pubblico.
Chi è Alessandro Quasimodo.
Alessandro Quasimodo, attore e regista, diplomato al Piccolo Teatro di Milano e alla scuola di Lee Strasberg, ha recitato in opere moderne e classiche e ha partecipato a film con la regia di Fellini, Wertmueller e Tognazzi. Ha curato e diretto lavori radiofonici presso la RAI e la RSI ed ha creato originali forme di spettacolo in cui si incontrano felicemente teatro e poesia.
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