Due di noi (The two of us), del 1970 è il testo d’esordio del grande scrittore e drammaturgo inglese Michael Frayn: nell’edizione originaria si trovano quattro atti unici con esplorazioni comiche dei legami di coppia. Questa versione ne conserva tre. I due protagonisti? Una spumeggiante Lunetta Savino ed un coinvolgente Emilio Solfrizzi che reciteranno il 22 marzo prossimo alle 21.15 presso il Teatro Sociale di Luino.
Nel primo segmento si scopre una coppia che, per riscoprire la luna di miele, torna nello stesso albergo veneziano, senza però considerare che, con un bel bimbo, non può essere tutto uguale: i suoi pianti impediscono sia il sonno che gli slanci amorosi! Nel secondo atto i protagonisti sono una coppia più matura: lui aspira a diventar dirigente, lei è una casalinga disperata, che annega la disperazione nel gin con confessioni senza remore davanti a un immaginario ispettore aziendale.

Il terzo atto è quello più comico e si basa sui classici meccanismi della farsa: i due protagonisti hanno organizzato una cena per altre due coppie di amici, ma il marito, per distrazione, ha esteso l’invito anche all’ex di una delle ospiti. Scoperto l’errore,si tratta di evitare che i due si incontrino. Se, in diversi modi, tutti e tregli atti unici trattano il motivo dell’esaurirsi dell’amore e dell’emergere della routine, in questo terzo atto il motivo viene esplicitato in modo più evidente quando il padrone di casa si rende conto che le diverse coppie dei suoi amici sono ormai diventate indistinguibili le une dalle altre: anche lui e la moglie, per quanto si illudano, non sono diversi dagli altri. I meccanismi della farsa (il continuo andirivieni, le porte che si aprono e si chiudono) diventano così il gioco del mascheramento della realtà dietro la finzione delle apparenze, per illudere se stessi e gli altri di essere “unici” e diversi.