Lattanti, divezzini e divezzi: l’allegra comunità dei “Felicissimi”
Seconda tappa dell'inchiesta dedicata agli asili nido. Facciamo tappa a Luino per conoscere un servizio, nato per volontà di Don Giorgio, e collegato alla scuola dell'infanzia, alla primaria e alla media
L’asilo nido “I Felicissimi” si trova a Luino vicino al lungo lago e può essere tranquillamente raggiunto a piedi.
La struttura è molto grande e ha un giardino esteso: questo permette di avere due giardini separati, uno per l’asilo nido e uno per la scuola dell’infanzia che si trova nello stesso stabile.
Il servizio per i più piccoli si trova al primo piano mentre la scuola materna è al pianoterra.
Gli ambienti dell’asilo nido sono ampi e luminosi. La struttura è organizzata tenendo gli spazi ben separati per fare in modo che i bambini possano giocare in totale sicurezza.
La presenza di terrazzi permette ai piccoli ospiti di poter giocare all’aperto anche quando il giardino non può essere utilizzato, un ambiente che permette anche di svolgere delle attività differenti rispetto a uno spazio aperto come il cortile, come ad esempio l’utilizzo di piscine o di vasi per piantare dei semini che verranno curati dai bambini stessi.
La coordinatrice Marzia Bianchi ci racconta il servizio.
Mi può raccontare brevemente la storia di questo asilo nido?
È aperto da circa 8 anni, dal gennaio del 2007. Don Giorgio gestiva già la scuola materna, le elementari e le medie di Maria Ausiliatrice e ha voluto creare un asilo nido per dare un aiuto ai genitori che devono lavorare e non sanno a chi lasciare i bambini. Il servizio, dunque, nasce dalla volontà di esaurire l’offerta alla comunità, in continuità con le altre scuole aperte: dalla materna, alle elementari, sino alle medie. Un sogno di Don Giorgio è anche quello di poter aprire anche un liceo.
Quanti bambini può ospitare questo asilo nido?
Fino a 30. Siamo arrivati a un massimo di 29.
Seguite particolari metodi educativi?
No, non seguiamo nessun metodo. Il nostro principale sistema educativo è l’autonomia del bambino e la preparazione alla scuola materna. Cerchiamo di essere vicine a tutte le esigenze del genitore. Spesso le mamme e i papà hanno bisogno di un aiuto educativo come ad esempio nel togliere il pannolino al bambino o nell’alimentazione.
Come sono suddivisi gli spazi?
Ci sono tre sezioni che noi cerchiamo di usare in base al numero dei bambini. Abbiamo la stanza dei lattanti che comprende il salone in cui giocano i bambini, l’angolo della pappa, la cameretta e il bagno; questo spazio è come se fosse un piccolo bilocale adibito solo per i più piccoli. Poi c’è un’altra sezione simile a quella dei lattanti con il salone leggermente più grande che adesso ospita 7 bambini divezzini, entrambe le sezioni hanno una porta che esce sul terrazzo. Qui ci sono dei quadrotti morbidi per consentire ai bambini di giocare e non farsi male se dovessero cadere. Questa seconda sezione non ha la parte dove si mangia perché rimane fuori vicino all’accoglienza, è presente il bagno. Per la nanna viene utilizzato un grande camerone dove dormono sia i bambini divezzini che quelli divezzi. Nella terza sezione c’è un salone molto grande che può ospitare fino a 14 bambini e ha due bagni, uno che utilizziamo per il cambio e l’altro per lavare le mani. Attualmente abbiamo 8 bambini divezzi che utilizzano questo spazio.
Il salone più ampio lo teniamo per i grandi perché ci sono degli angoli fissi, come quello del gioco simbolico, e questi sono più idonei per i piccoli che hanno 2 o 3 anni. Per finire abbiamo una stanza che chiamiamo “stanza della natura” dove i bambini possono utilizzare giochi fatti solo con materiali naturali come il legno o il vetro. All’interno di questa stanza svolgiamo attività montessoriane come infilare le noccioline nelle bottigliette o grattare il pane. C’è un vero alberello che viene allestito a seconda della stagione in cui siamo. In questa stanza si entra con piccoli gruppi di bambini e vengono fatte delle attività più mirate rispetto a quelle che svolgono normalmente.
Svolgete progetti particolari durante l’anno?
Ogni anno c’è un tema che cerchiamo di tenere come punto di riferimento per sviluppare il programma annuale. Quest’anno è “Pollicino il contadino”, un altro anno abbiamo fatto il “Brutto anatroccolo”. Sul tema scelto poi svolgiamo attività che aiutano a conoscere gli animali, i colori, le stagioni. A fine anno andiamo a fare la gita con i genitori in rapporto al tema, quest’anno andremo a visitare una piccola fattoria. Durante l’anno con i bambini grandi facciamo tre gite per insegnar loro anche a comportarsi fuori dall’asilo. Una delle gite è portarli a dare da mangiare alle paperelle: un gruppo di 10 bambini insieme alle educatrici scende a piedi al lago e dà da mangiare il pane alle papere. La seconda gita viene fatta in biblioteca; quando si arriva i bambini vengono accolti con una storiella e poi hanno la possibilità di scegliere un libro da portare a casa. La meta della terza gita è il parco Ferrini dove i bambini fanno un giro sulla giostra e poi fanno la merenda.
Un’altra attività che durante l’anno cerchiamo di fare, ma il tempo non sempre aiuta, è un piccolo giardino sul terrazzo. Ogni bambino porta la sua vaschetta e noi gli facciamo vedere come si può piantare un semino e vedere crescere la piantina. Utilizziamo il terrazzo della sezione dei grandi per mettere le piscine da gioco, ma non sempre possiamo per colpa del tempo. Uno dei progetti importati è il progetto della continuità, viene fatto nel mese di giugno e serve per creare una continuità tra nido e materna.
I bambini scendono al pianoterra, dove c’è la scuola materna, iniziano a conoscere l’insegnante e a vedere gli spazi dove andranno l’anno successivo.
C’è un momento di attività mirata con un gruppo di 5 bambini: si va nella sezione e si fanno delle attività insieme ai bambini più grandi. Nel mese di luglio i piccoli che frequenteranno proprio questa scuola materna hanno la possibilità di fare un pre inserimento che vuol dire che il bambino inizia a uscire in giardino con la maestra di riferimento e se vuole si ferma anche a pranzo con loro.
Avete la cucina interna?
Si, abbiamo la cucina interna ma non è nello stesso stabile; da un paio di anni è alla scuola elementare che dista 500 metri da qui. Cucinano loro e per i lattanti preparano il brodo, il passato di verdura o la pastina micron. Il pasto arriva dentro dei contenitori termici, noi dobbiamo provare la temperatura e poi lo somministriamo.
Come vengono coinvolti i genitori?
Noi facciamo una riunione a settembre, all’inizio dell’anno, e poi ci sono delle feste fisse come il Natale o la festa di fine anno. In aggiunta, ognuno di noi fa dei piccoli incontri che chiamiamo “le merende” per farli conoscere tra di loro e per avere dei momenti in cui parlare tutti insieme favorendo il confronto. Noi educatrici siamo comunque sempre disponibili ad avere dei colloqui durante l’anno a seconda delle esigenze del genitore.
Potrebbe descrivere una giornata tipo?
L’entrata libera è dalle 8.00 alle 9.00. Ci sono alcuni giorni che apriamo alle 7.30 per esigenze speciali. Fino alle 9.15 aspettiamo i bambini nel salone dell’accoglienza dopo di che ci si divide nelle sezioni.
Alle 9.30 proponiamo la frutta e ai lattanti offriamo l’omogeneizzato. Dopo lo spuntino del mattino, ci sono i canti e poi c’è il momento del cambio. Per i lattanti, dopo il cambio, c’è il momento della nanna, mentre per i bambini più grandi c’è il gioco libero e nel frattempo l’educatrice prepara l’attività della giornata. L’attività inizia più o meno alle 10.15 e dura fino alle 11.00. Alle 11.00, finita l’attività, c’è un momento di gioco libero in preparazione al pranzo. Alle 11.15 si va in bagno per lavare le manine e cambiare i bambini che ne hanno bisogno.
Alle 11.30 arriva il carrello con il pranzo e le educatrice preparano il cibo per i bambini. Una cosa particolare che facciamo è quella di dare prima la verdura per fare in modo che il bambino la assaggi e poi gli viene dato il resto del pranzo. Il pranzo finisce intorno alle 12.20 e poi si va di nuovo in bagno a lavare le mani. Dopo ci si sposta nelle sezioni e i bambini giocano intanto che aspettano di essere cambiati e preparati chi per la nanna e chi per l’uscita che è dalle 13.00 alle 13.20.
I lattanti vanno a letto alle 13.30, dopo l’uscita, perché avendo già fatto il riposino al mattino non hanno sonno alle 13.00. Nel frattempo giocano liberamente.
L’orario di risveglio è intorno alle 15.00, si va in bagno e ci si cambia per uscire. La merenda viene data solo ai bambini che di fermano dopo le 16.00 ma se hanno fame dopo il risveglio gli proponiamo il pane e l’acqua.
La seconda uscita è dalle 15.45 alle 16.00. Il nido sarebbe aperto fino alle 18.30 ma adesso la richiesta è solo fino alle 16.30.
Il personale da quante persone è composto?
Il numero delle educatrici va in base a quanti bambini ci sono. Ci può essere un’educatrice ogni 5 o 6 lattanti, una ogni 8 con i bambini divezzini e una ogni 9 con i bambini più grandi. Adesso abbiamo 21 bambini e siamo 3 educatrici al mattino mentre il pomeriggio ci sono solo 2 educatrici.
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