Numeri da record per le lucine di Leggiuno
Circa 140 mila visitatori in un mese per la manifestazione che ha chiuso i battenti con dati positivi
La magia del Natale si è conclusa e il grande allestimento delle lucine di Leggiuno ha chiuso i battenti, almeno per quest’anno. Poco meno di un mese di manifestazione, dall’8 dicembre al 7 gennaio, che si è chiuso con numeri da record.
La chiesa, il campanile, il bosco incantato e la Casa del Signor Lino Betti infatti, hanno visto circa 140 mila visitatori, con picchi di ottomila persone nelle serate con più affluenza. A fare un bilancio è Fabio Betti, il figlio di Lino, che quest’anno ha preso le redini dell’organizzazione e appoggiato dalla parrocchia, ha organizzato l’evento. Il comune, dal canto suo, ha dato disponibilità per l’aspetto della sicurezza e della viabilità e i diverbi iniziali si sono fin dall’inizio appianati per dare spazio ad una delle manifestazioni natalizie di cui si è parlato in tutta la provincia e non solo.
I TG nazionali infatti, non si sono lasciati scappare l’occasione di parlare di una manifestazione che ha visto un allestimento di quasi mezzo milioni di lucine a led.
I numeri parlano chiaro: durante l’evento sono stati coinvolti 80 volontari per la gestione delle lucine, 63 per la viabilità. Sono stati consumati 2000 litri di cioccolata e 50 damigiane di vino, vendute circa 10 mila tazze gadget dell’evento. I parcheggi, tre quelli organizzati, sono risultati molto utilizzati così come le navette messe a disposizione. Un buon investimento, anche da un punto di vista economico se si pensa che il ricavato (il cui importo verrà calcolato in questi giorni), tolte le spese, resterà all’oratorio.
Inoltre, la manifestazione ha portato un indotto sul territorio e sugli esercenti della zona. Almeno due i ristoranti che hanno predisposto dei menù ad hoc durante l’evento. Insomma, un grande successo che pone una domanda: l’anno prossimo si farà? «E’ tutto da valutare – spiega Fabio Betti -. Una volta fatti i bilanci capiremo cosa fare. Non è un segreto che anche il Comune di Varese ci ha chiesto più volte di portare la manifestazione nel capoluogo ma è tutto da valutare. La manifestazione è nata dalla casa di mio padre, nel suo paese e questo è importante. Vedremo». Ora è il tempo di smontare: «ci vorrà qualche settimana». Insomma, la magia è finita ma il grande impegno dei tanti volontari non ancora.
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