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Comunicare per immagini: la narrazione delle incisioni rupestri in Valcamonica

Primo appuntamento del ciclo Le voci degli altri, tenuta da Maria Giuseppina Ruggiero

lombardia generiche

Prosegue il progetto Il Museo e gli altri e il 25 marzo alle ore 17.30 si terrà nella sala conferenze di Via Marconi 2 ad Angera la prima conferenza del nuovo ciclo di ricerche, intitolato quest’anno Le voci degli altri, tenuta da Maria Giuseppina Ruggiero, Funzionario archeologo del MiBACT e Direttrice del MuPre (Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica).

«Racconterà dove poter ammirare questo affascinante patrimonio, iscritto nel 1979 nella Lista del Patrimonio quale primo sito UNESCO italiano. Non possiamo ascoltare la voce degli Uomini e delle Donne che popolarono la Valle Camonica a partire dalla fine del Paleolitico Superiore, ma sappiamo con certezza che sentivano la voglia e la necessità di comunicare, di rappresentare, raccontare e lasciare memoria del loro passaggio. Sulle rocce del territorio compaiono infatti figure in preghiera, cavalieri, animali, guerrieri, telai verticali, edifici e villaggi, coppelle, labirinti e figure simboliche a volte interpretate come rappresentazioni narrative articolate». Non è necessaria la prenotazione, l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Sempre il 25 marzo, alle 15.00, si terrà un laboratorio didattico per i bambini dai 5 ai 12 anni. Mostreremo ai bambini le raffigurazioni presenti sulle rocce incise della Valle Camonica, immagini millenarie ispirandoci alle figure preistoriche, e ognuno di loro proverà a riprodurle su una tavoletta di gesso, gli oggetti realizzati potranno essere portati a casa. Il laboratorio è gratuito ma è necessario prenotarsi tramite email: museo@comune.angera.it oppure inviando un sms a 320 4653416.

LE VOCI DEGLI ALTRI. Linguaggi, parole e alfabeti non latini nella Lombardia antica
Il Ciclo Le voci degli altri proposto in questo anno si dedicherà ad individuare i linguaggi, le parole e gli alfabeti inconsueti attestati nella Lombardia antica. Fin dai tempi della Torre di Babele, citata nella Genesi, parlare lingue diverse è stato sicuramente un ostacolo nell’incontro tra i popoli, eppure i reperti archeologici esposti nei Musei lombardi testimoniano che gli antichi comunicarono molto tra di loro; pur parlando lingue diverse, le genti che attraversarono il nostro territorio si scambiarono prodotti, idee, scoperte e l’incontro con conoscenze e tradizioni culturali differenti ha favorito notevolmente lo sviluppo locale. Anche il territorio lombardo, apparentemente lontano dalle affollate rotte del Mediterraneo, è stato infatti in antico tutt’altro che isolato. Non conosciamo la lingua parlata nei millenni più remoti, ma ne conosciamo alcuni sistemi di comunicazione, originariamente simbolica e iconografica. L’incontro con gli Etruschi permise ai Celti di apprendere un alfabeto, quello greco, con cui incidere le proprie parole nella ceramica e nella pietra. Il latino si diffuse rapidamente con la supremazia del potere romano in tutto il mondo allora conosciuto. L’allargamento dei confini spinse Uomini di ogni origine a viaggiare, migrare, lavorare in luoghi molto distanti dalla loro città natale, Persone che portarono con sé anche parole straniere, che entrarono a far parte del linguaggio comune. Le conquiste longobarde aggiunsero ulteriori modifiche nel linguaggio corrente, nuovi nomi di luoghi o di Persone sostituirono talvolta termini precedenti. Con il Medioevo la supremazia di diverse Signorie portò alla necessità di esprimere e narrare la propria appartenenza tramite le immagini delle imprese araldiche, spesso di difficile lettura per i contemporanei. Parole nuove giunsero con le dominazioni spagnola, francese e austriaca e ancor oggi la nostra lingua è in continua evoluzione e anche la variante angerese della lingua lombarda, che intendiamo valorizzare, è l’esito di millenni di storia. Con il ciclo di conferenze di quest’anno cercheremo di analizzare Le voci degli altri e di capire come Uomini, Donne e Bambini possano continuare a comunicare, superando talvolta grandi barriere linguistiche e culturali, ma approfittando anche di linguaggi universali non verbali, gesti, sguardi, suoni che compongono buona parte delle relazioni umane.
I prossimi appuntamenti del Museo Archeologico di Angera:
22 aprile – Un alfabeto antico per lingue ‘nuove’.
Le prime attestazioni delle lingue celtiche nelle epigrafi preromane della Lombardia occidentale.
Filippo Maria Gambari, Museo delle Civiltà, Roma
20 maggio – Tra Celti, Greci e proconsoli di terre lontane. Nomi e ruoli ‘stranieri’ nelle epigrafi romane del territorio. Serena Zoia, Università degli Studi di Milano
7 ottobre – Maraotes e gli altri. Parlare greco a Nord del Po tra IV e V secolo. Massimiliano David, Alma Mater Studiorum, Bologna
18 novembre – Nuovi arrivi, nuovi suoni. Accenti barbarici nelle testimonianze epigrafiche lombarde. Marco Sannazaro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
2 dicembre – Latet anguis in herba. La biscia viscontea e le trasformazioni di una balena in serpe
e di uno stemma in brand di successo. Francesca Vaglienti Università degli Studi di Milano
Le conferenze si tengono alle 17.30 presso la Sala del Museo, Via Marconi 2, Angera (Va)
MABA – Museo Archeologico dei Bambini, Angera
ALFA, BETA, PUNTO, GESTO. Alfabeti antichi, pallini a rilievo e mani parlanti: laboratori didattici per comunicazioni senza confini destinati a bambini e ad adulti dai 5 ai 105 anni.
22 aprile – Alfa, Beta, Ro. Alfabeti antichi ed eterni, per messaggi e poemi che parlano di mitici eroi.
20 maggio – Mani che parlano, gesti che uniscono. Impariamo qualche parola nel linguaggio dei segni.
7 ottobre – Leggere e guardare con la punta delle dita, scopriamo come funziona la scrittura braille.
18 novembre – Codici e simboli per viaggiatori. Morse, bandiere, segnali, per marinai e aviatori.
9 dicembre – Serpi, leoni, unicorni e balene. Immagini araldiche dagli scudi medievali.

I laboratori didattici si svolgono alle ore 15.00 presso l’Aula didattica di Via Marconi 2, Angera (Va), sono gratuiti ma è necessario prenotare. Per informazioni e prenotazioni: tel. 320.4653416, e-mail: museo@comune.angera.it – FB Civici Musei di Angera – www.angera.it

La partecipazione agli eventi proposti è gratuita, per il laboratorio didattico è tuttavia necessario prenotare scrivendo una email a museo@comune.angera.it oppure inviando un sms a 320 4653416.

Pubblicato il 05 Marzo 2018
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