Impossibile, al momento, stimare il danno economico patito da Il Maggiore per la sospensione della stagione teatrale. “Non c’è solo quella -spiega Rita Nobile, presidente della fondazione-, avevamo tante prenotazioni per eventi che si tradurranno in mancati incassi che non siamo in grado di quantificare perché non sappiamo quando potremo aprire. Per la stagione in corso avevamo già spostato a maggio alcuni appuntamenti ma quasi certamente non li potremo tenere”.

“Sto lavorando -informa la direttrice artistica Renata Rapetti– al recupero per quest’estate, da luglio, di alcuni spettacoli nell’arena all’aperto che per dimensioni garantisce il rispetto del distanziamento sociale. Penso a Gioele Dix, a Lella Costa alla Carmen. Recuperare ‘Il piacere dell’onestà’ non sarà possibile per motivi logistici e per le restrizioni sul distanziamento sociale. Avevamo già venduto 500 biglietti. Se fra coloro che hanno prenotato ci saranno delle rinunce rimborseremo”.

E gli abbonati? “Non penso che i 20 euro versati da chi ha sottoscritto gli abbonamenti -commenta Nobile- siano un problema trattandosi di frequentatori abituali. Nel caso si rivelasse tale lo affronteremo a tempo debito. Al momento non sappiamo ancora quali norme sul distanziamento dovremo applicare”. “In ogni caso -precisa Rapetti- credo che la stagione 2020-21 si terrà regolarmente. Ciò che mi preme sottolineare in questa fase è il dramma che sta vivendo tutto il mondo dello spettacolo. Non soltanto gli attori ma anche tutti i lavoratori manuali, ad esempio gli elettricisti, che ruotano attorno ai teatri e ne garantiscono il funzionamento. Condivido l’auspicio di Renzo Arbore secondo il quale alla fine la voglia di ridere, di tornare a divertirsi prevarrà”. Anche Nobile è ottimista al riguardo: “Il teatro ha anche una valenza sociale, è un luogo dove la gente s’incontra. Alla fine prevarrà la voglia delle persone di riprendere a frequentarsi”.