La passeggiata sul Ticino di Sesto Calende è il percorso perfetto per la domenica
L’Alzaia Mattea parte dal Ponte di Ferro e costeggia il Fiume Azzurro fino a Golasecca. Tra area picnic, bar e negozi, una passeggiata per tutte le stagioni
Romantica, sognante e ricca di storia, la passeggiata sul Ticino di Sesto Calende è la più frequentata nella città lombarda più a nord sul Ticino Inferiore.
Sono proprio i colori del Fiume Azzurro, il limpido scorrere del fiume, il verde che lo circonda e le sfumature dell’architettura urbana, a rendere così speciale i quasi 3,5 km che collegano il Ponte di Ferro a Golasecca attraverso il centro della città.
La passeggiata sul Ticino di Sesto Calende è un passeggiata adatta a tutti, da percorrere in bicicletta o a piedi, con numerose aree per sedersi e prendere una cioccolata calda in inverno o un gelato in estate.
Nonostante sia possibile parcheggiare – a pagamento – lungo la “prima parte” dell’Alzaia, quella a ridosso del centro di Sesto Calende, il consiglio è lasciare la macchina negli stalli gratuiti ai piedi del Ponte di Ferro in modo tale da poter attraversare l’area pic-nic e godere subito della una bella vista sulla città.
L’area pic-nic lungo la passeggiata sul Ticino di Sesto Calende è un piccolo parco ideale pranzare all’aria aperta letteralmente a due passi dal fiume e, se si è più fortunati, incontrare i maestosi cigni (a cui è assolutamente vietato dare da mangiare) che vivono tra il Ticino e il Lago Maggiore.
Dall’area picnic si sviluppa un percorso che inizia con il parco gioco per bambini (al momento chiuso per i lavori al cantiere della Marna) e una breve spiaggia – da dove partono le canoe e i kayak del CSCK – per poi addentrarsi nel vero e proprio “corso sestese“.
Prima di iniziare il “lungofiume”, lunfo la passeggiata sul Ticino di Sesto Calende, gli amanti della cultura e della storia possono prendere una brevissima deviazione in Piazza Cesare da Sesto, riconoscibile dal municipio della città, e visitare la biblioteca, aperta sabato mattina delle 9.30 alle 12.30, per leggere un bel racconto sulla terrazza che dà sul Ticino – La Signora col Cagnolino di Anton Cechov è il classico che calza a pennello per l’occasione – oppure al Museo Archeologico, sulle tracce dei Celti e della Civiltà di Golasecca.
Nel weekend il museo è aperto la domenica dalle 15 alle 18. La collezione si trova al piano superiore (accessibile anche tramite ascensore) della biblioteca comunale e ospita oltre 800 reperti legati alla storia locale del Basso Verbano. Recentemente rinnovato con nuove teche, il museo è stato attrezzato di un proiettore per i contributi video e delle audio-guide, anche in lingua inglese.
Dopo la parantesi culturale, si torna sull’Alzaia, dove si trovano i negozi e le botteghe del paese, insieme a molti bar, ristoranti e gelaterie spesso tappa da parte di vip, come l’ex calciatore della Juventus Claudio Marchisio e Belen. Proseguendo sul lungofiume, in prossimità dell’infopoint turistico, è inoltre posizionato l’obelisco risorgimentale dedicato allo sbarco di Garibaldi, monumento che ricorda quando il Ticino separava non Lombardia e Piemonte ma addirittura due Regni: il Lombardo Veneto (sotto il potere e l’egida dell’Impero Austriaco) e quello di Sardegna, il futuro Regno d’Italia.
All’altezza dell’infopoint il corso si apre sulla Piazza De Cristoforis, la principale cornice della città e sempre più “terra di musicisti di strada” che rallegrano con le loro chitarre le domeniche sestesi. Nella Piazza si svolgono inoltre numerosi eventi, in particolare in estate, come i mercatini dell’antiquariato, le bancarelle di vinili, quelle degli artigiani locali o le sgargianti installazioni di Stefano Rossetti, designer milanese che nel 2020 ha portato in piazza i colori del Parco Baleno.
Sesto Calende, stupore e selfie sotto i colori del Parcobaleno
Superata la piazza, inizia l’area più incantevole dell’Alzaia, quella che mette da parte i variopinti colori urbani e si immerge nel verde della natura costeggiando il Ticino fino ad arrivare a Golasecca. Quest’ultima parte dell’Alzaia, la più lunga, è perfetta da attraversare in bicicletta o per gli sportivi in una bella corsa rigenerante, addirittura coi roller e monopattini, ed è al tempo stesso uno scenario particolarmente amato dai fotografi naturalisti, sempre alla ricerca dello scatto perfetto nell’ecosistema del Parco del Ticino, mentre sullo sfondo risplendono le luci del borgo sestese.
Leandro Mattea, il partigiano morto a Mauthausen che dà il nome all’Alzaia
L’Alzaia di Sesto Calende è dedicata a Leandro Mattea, partigiano fondatore del C.L.N. di Sesto morto a Mauthausen. Come lui, nei campi di concentramenti nazifascisti furono uccisi altri tre sestesi che saranno ricordati con le Pietre d’Inciampo. Mattea operò sul territorio sestese all’interno della Siae Marchetti, per poi spostarsi nel 1944 a Milano. Nel capoluogo meneghino operò in clandestinità fino a quando non venne arrestato e deportato prima a Bolzano e poi a Mauthausen.
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