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Tornano le Giornate Fai di Primavera 2022: le aperture a Varese e nel Veresotto

La manifestazione quest'anno compie “trenta primavere” , molte le aperture anche in provincia per le giornate di sabato 26 e domenica 27 marzo 2022

valcuvia generiche

Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili su prenotazione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere” e anche le Delegazioni dei volontari del nostro territorio si sono organizzate per aprire luoghi e beni di tutto il Varesotto. Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo minimo consigliato a partire da 3€  e grazie alla prenotazione su www.giornatefai.it, potrà garantirsi la visita al luogo nell’orario desiderato versando subito il contributo.

Una visita al Monastero di Torba

I beni del Fai del Varesotto 
Durante le giornate di sabato 26 e domenica 27 marzo saranno aperti
Villa e Collezione Panza a Varese
Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno
il Monastero di Torba a Gornate Olona
Casa Macchia a Morazzone.

Le aperture organizzate dalle Delegazioni del territorio sono le seguenti:

Delegazione Fai di Varese

Il Castello di Cuasso a Cuasso al Monte – Prenota la tua visita 
Durante le Giornate di Primavera i nostri ciceroni vi accompagneranno a visitare e individuare i resti più significativi dell’antico castello, restituito dopo secoli di oblio alla visita solo dopo i lavori di disboscamento e pulizia effettuati negli anni Settanta da un gruppo di ricercatori locali. Recenti sistemazioni ad opera della proprietà (Cave Bonomi) ha maggiormente messo in sicurezza e recintato il sito. Da notare che tutte le strutture sono in pietra con prevalenza d’utilizzo del cosiddetto ‘porfido rosso’ proveniente dalle vicine cave di pietra.

castello di cuasso al monte

Villa Aletti Spartivento a Biumo Superiore di Varese – Prenota la tua visita 
Per la prima volta sarà aperta al pubblico e visitabile interamente villa Aletti Spartivento con il suo immenso giardino all’inglese: la visita comprenderà un itinerario all’interno del parco, dove sorgono maestose e lussureggianti specie arboree quali aceri, faggi, ippocastani, alternati a spazi erbosi, come vuole la tradizione del giardino all’inglese. I visitatori saranno anche accompagnati all’interno della villa, in un percorso che ne illustrerà la storia e l’architettura, oltre alle interessanti vicende dell’ultima famiglia proprietaria, gli Aletti. Immersi negli ambienti rosa pastello di questa villa dalle decorazioni eclettiche, avrete l’opportunità di scoprire alcune chicche e persino una stanza segreta.

La chiesa di Sant’Anna a Biumo Superiore di Varese – Prenota la tua visita 
Aperta solo in occasione della festa di Sant’Anna, il 26 luglio di ogni anno, questa chiesina è un vero e proprio gioiellino settecentesco, poco conosciuto e ingiustamente dimenticato. In occasione delle Giornate di Primavera sarà possibile conoscerne la storia, l’architettura e soprattutto scoprirne i bei decori interni, che testimoniano, anche in questo piccolo oratorio, la vivacità dell’ambiente artistico varesino nel Settecento. Da qui, lasciando alle spalle la Villa Panza, fra muraglie che circondano i tanti parchi delle ville presenti sul colle di Biumo Superiore, è altresì comodo raggiungere la vicina Villa Aletti Spartivento, legata proprio alla chiesa di Sant’Anna per il matrimonio tra le famiglie Belloni-Aletti nel 1914.Aperta solo in occasione della festa di Sant’Anna, il 26 luglio di ogni anno, questa chiesina è un vero e proprio gioiellino settecentesco, poco conosciuto e ingiustamente dimenticato.

La torre di Velate

La chiesa di San Pietro in Silvis a Induno Olona – Prenota la tua visita 
Durante le Giornate FAI di Primavera 2022 la visita alla chiesa di S. Pietro in Silvis sarà curata degli Apprendisti Ciceroni provenienti dalle scuole della zona. Il percorso di visita si concentrerà sulla storia di questo edificio religioso e sulla descrizione artistica e architettonica, con particolare attenzione agli affreschi visibili all’interno. Sarà un’occasione per scoprire piccolo tesoro della Valceresio, solitamente aperto in occasione di riti religiosi o di eventi culturali.

La Torre di Velate – Prenota la tua visita 
Accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico E. Cairoli di Varese, i visitatori avranno la possibilità di visitare la Torre, in un percorso alla scoperta della sua storia, delle tecniche di costruzione e di quelle del consolidamento attuale.

Tra le aperture riservate agli iscritti FAI e a chi si iscriverà – on line o in piazza – in occasione dell’evento:
Cave di granito rosa a Cuasso al Monte
Concerto nella Chiesa di Sant’Anna a Biumo superiore di Varese

Delegazione FAI Valcuvia Luino e Verbano Orientale e del suo Gruppo FAI Giovani

Complesso delle Ville Menotti a Luino – Prenota la tua visita 
L’apertura vuole far conoscere a tutti i visitatori uno dei luoghi più curiosi della Città di Luino, attraverso un percorso studiato dai volontari del FAI Giovani in collaborazione con gli studenti dell’ISIS Carlo Volonté e del Liceo Scientifico Vittorio Sereni, che per l’occasione animeranno le visite con approfondimenti e contributi multimediali. La visita inizierà dall’entrata di Via Ugo Foscolo dove vi attenderà il banco FAI per la registrazione; il percorso si snoderà per la parte iniziale (30 min) negli interni della Villa principale e si concluderà, dopo una breve passeggiata nel parco, negli interni del Villino (30 min). Da entrambe le strutture sarà possibile ammirare il panorama mozzafiato sul Lago Maggiore.

Mulino dei Frati Caravate

Mulino dei Frati a Caravate – Prenota la tua visita 

Il Mulino viene aperto solamente in occasione di ricorrenze o eventi particolari: si presta molto alle visite didattiche. Si avrà così l’occasione, durante queste Giornate, di capire il funzionamento di un Mulino e di vedere da vicino come vengono trasformati i cereali in farina. Si parlerà dei diversi tipi di cereali e delle tecniche per produrre le diverse tipologie di farine. Le visite guidate saranno arricchite da momenti di approfondimento particolari che riguarderanno appunto la struttura e la storia dei mulini e la storia dei cereali, con particolare riferimento alle diverse produzioni di farine, tipiche del nostro territorio.

valcuvia generiche

Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Brebbia – Prenota la tua visita 
La visita consentirà di ripercorrere i momenti più significativi della costruzione dell’edificio e soprattutto di osservare da vicino il bellissimo ciclo di affreschi presente all’interno. Di particolare interesse La Crocifissione, dipinto nel 1368 con a lato della croce lo stemma della famiglia locale dei Besozzi, una Madonna in Trono col Bambino e Santi del XIV secolo sotto il quale si intravedono frammenti di un affresco tardo duecentesco. La Chiesa, essendo la parrocchiale, è adibita allo svolgimento di tutte le funzioni religiose: l’apertura straordinaria di queste giornate consentirà di osservare agevolmente quanto in essa contenuto con gli approfondimenti artistici e storici relativi.

Villa Mongini con Parco a Ispra, località, Barza – Prenota la tua visita 
L’apertura si snoderà attraverso il bellissimo cortile della Villa, dominato dalla sua Torre e dall’orologio per poi procedere nelle sale principali dell’edificio, con affreschi e stucchi. La visita continuerà poi con approfondimenti in una parte del vasto parco.

Tra le aperture riservate agli iscritti FAI e a chi si iscriverà – on line o in piazza – in occasione dell’evento: domenica 27 marzo (ore 15 e 16) approfondimento con l’agronomo presso Villa Mongini
e le visite speciali , aperte a tutti. Sabato 26 (ore 11 e 16) : funzionamento e approfondimento tecnico – Mulino dei Frati –a cura di Mario Riva e Maurizio Miozzi. Domenica 27 ( ore 11 e 16) : funzionamento e approfondimento sui cereali – Mulino dei Frati – a cura di Mario Riva e Alberto Senaldi (Slow Food).

Delegazione Fai Del Seprio 

Dopo dodici anni le Giornate Fai di primavera tornano a Lonate Pozzolo: sabato 26 e domenica 27 marzo la cittadina vicino a Malpensa aprirà al pubblico alcuni suoi benistorico-culturali che ne testimoniano il passato di borgo di confine, di località di transito viario, di centro di religiosità monastica. Dalle 10 alle 18 si potranno visitare:

Il monastero di San Michele – Prenota la tua visita

La grandiosità dell’insieme degli spazi già conventuali, l’eleganza del grande quadriportico di chiara ispirazione dal Rinascimento lombardo, gli affreschi ritrovabili in vari punti dell’ex monastero, danno ancora oggi, nonostante le mutilazioni avvenute nel tempo, la misura della importanza rivestita nei secoli dal Monastero di San Michele e della ricchezza, anche materiale, che esso custodiva. A questo si aggiunge oggi l’efficiente ed intelligente riutilizzo come biblioteca civica e non solo, che le amministrazioni comunali hanno saputo fare, salvando un patrimonio storico artistico eccezionale e riannodando i legami da sempre esistiti tra questo `luogo’ e la comunità lonatese.

Ex oratorio San Pietro Lonate pozzolo

L’ex oratorio di San Pietro – Prenota la tua visita

Il presbiterio dell’ex Oratorio di San Pietro è una proprietà privata e pertanto normalmente chiuso al pubblico; già questo dettaglio sottolinea l’importanza e l’eccezionalità che viene offerta nella Giornata FAI di Primavera. A questo si aggiunge la sua collocazione in un moderno cortile di anonime case residenziali, ma lo stretto e scuro corridoio d’accesso (quanto resta della navata dell’antica chiesa) è la perfetta `anticamera’ della sorpresa che coglierà i visitatori. Sorpresa che dovette avvertire anche il sig. Bollazzi, quando nel 1977, venuto in possesso di questi ambienti, scoprì in un magazzino, diviso a mezz’altezza da un impiantito di legno, il ciclo di affreschi, ancora leggibile nella parte inferiore e quasi perfettamente conservato nella volta superiore. La famiglia Bollazzi ha poi provveduto nei primi anni ’90 del secolo scorso ad un prezioso restauro e già in altre occasioni ha concesso alla Delegazione FAI del Seprio la possibilità di far conoscere al grande pubblico un vero e proprio `gioiello nascosto’ del nostro territorio.

La chiesa di Santa Maria degli Angeli – Prenota la tua visita 

L’edificio religiosa lonatese mostra con evidenza come lo spirito della Controriforma e le regole artistiche imposte dalla chiesa ambrosiana (grazie soprattutto all’opera dei due cardinali Borromeo) si diffondessero da Milano per venire applicati in tutto il territorio della diocesi con esiti importanti e notevoli. Ma dalle elaborazioni architettoniche si passava anche ad esempi pittorici che avevano coinvolgimento immediato nel pubblico dei fedeli, come in due casi presenti a Santa Maria degli Angeli. Sulla parete a fianco dell’altare spicca la tela della Vergine col bambino e i sette Arcangeli: opera questo interessante tanto per la difficile attribuzione (Daniele Crespi, Procaccini, anonimo della cerchia del Crespi) quanto per l’iconografia, poiché la devozione per i sette arcangeli non era usuale e diffusa, in quanto la Bibbia cita solamente Michele, Raffaele e Gabriele; mentre in questo caso anche la rappresentazione degli altri quattro denota una `precisione teologica’ attribuibile solo ad un sacerdote o ad una monaca di profonda cultura. L’altra opera significativa è la Crocifissione di Pietro di Johann Christoph Storer, pittore tedesco presente a Milano dagli anni quaranta del XVII secolo, che in questo quadro di forte drammaticità sviluppa sì continuità con gli artisti del Manierismo lombardo ma la riveste di una intensità ed una concitazione ascrivibile al gusto barocco.

Il chiostro e la torre campanaria della parrocchiale di Sant’Ambrogio – Prenota la tua visita 

Il chiostro contiene anche testimonianze archeologiche di grande importanza per la storia di Lonate. I due altari votivi del I secolo dopo Cristo sono dedicati l’uno al dio Silvano e l’altro alla dea Diana, divinità minori della religione romana pre-cristiana, che testimoniano la presenza in loco di una comunità dedita alla pastorizia, al lavoro dei campi e alla caccia. Una colonna cilindrica in granito (precedentemente collocata presso il sagrato) che era sempre stata ritenuta essere un comune paracarro ma che poi, estratta dal terreno, si è rivelata essere un miliario romano collocato lungo la strada tardo-romana di raccordo tra Como e Novara che passava proprio nel territorio lonatese. Il miliario, successivamente, è stato utilizzato anche come acquasantiera forse per la cappella del castello o per la primitiva chiesa di Sant’Ambrogio. Dall’alto del campanile si gode una magnifica vista: verso est si vedono nettamente i nuovi grattacieli di Milano, verso sud-ovest la slanciata cupola antonelliana di San Gaudenzio di Novara, verso ovest il sedime aeroportuale di Malpensa. Lo sguardo, poi, può spaziare a 360° sulla catena alpina a partire dal Monviso e sul maestoso massiccio del Monte Rosa, le Alpi svizzere, sui colli varesini con il Sacro Monte e il Campo dei Fiori, sui colli brianzoli cui fanno sfondo il monte Barro, il Resegone, il San Martino, la Grigna e perfino gli Appennini dell’Oltrepò pavese.

Autunno in Via Gaggio

La chiesa nuova di Sant’Antonino – Prenota la tua visita 
La visita guidata all’edificio sacro consentirà l’approfondimento del significato dei volumi architettonici nel loro svolgersi e dei vari ‘segni’ presenti nell’organismo della chiesa: -il sagrato è uno spazio complementare del luogo di culto, di cui è parte funzionale; -è di immediata intuizione cogliere i distinti volumi della chiesa: il corpo centrale di forma quasi completamente rotonda, il corpo ellittico della Ecclesia Hiemalis, il basso nastro del deambulatorio che avviluppa il corpo centrale per poi slanciarsi con moto proprio in un movimento ardito ma ordinato e solenne. Le parti basse dall’una e dall’altra parte della chiesa chiariscono, già dall’esterno la loro funzione sussidiaria e partecipano solo nella giusta misura al volume complessivo. -non è stato dimenticato il tradizionale campanile che aveva il duplice scopo di contenere le campane e di costituirsi come elemento visibile a distanza. Il moto ascensionale del deambulatorio sarebbe svilito se avesse solo lo scopo di sorreggere le campane; la cella campanaria si accosta ma non partecipa al dinamismo della guglia. L’elemento che si può definire ‘drammatico’ è il canalone, di forma semiellittica, che si insinua nel volume compatto della torre e sale agile -in un gioco di luce e ombra- per reggere la croce. -la copertura della grande aula dei fedeli si presenta a strati sovrapposti per consentire l’ingresso della luce alle spalle dei fedeli. La presenza di vetrate colorate alle spalle dell’assemblea fornisce una luce calda e morbida.

Il percorso storico naturalistico di Via Gaggio – Prenota la tua visita 
Spazio anche per gli amanti della natura che potranno percorrere l’itinerario di via Gaggio, organizzato da Walter Girardi, coordinatore dell’ecomuseo della Brughiera e di Via Gaggio, e dagli apprendisti ciceroni delle scuole superiori.

A Cascina Costa di Samarate sarà aperto al pubblico il Museo Agusta proprietà della Fondazione Leonardo Main Sponsor del FAI.- Prenota la tua visita 

Il Museo Agusta, nato nel 2003 grazie all’ impegno del Gruppo Lavoratori Anziani d’ Azienda, raccoglie nella sua sede museale le testimonianze dell’attività sia della storica Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta sia della storica MV Agusta. Tra le moto, oltre ad una collezione completa, spiccano quelle del Reparto Corse che tanti allori diede al marchio.

Attraverso la visita del museo, oltre a vedere e toccare con mano gli elicotteri, si può apprendere la tecnologia dell’ala rotante, le tecniche di costruzione, i materiali aeronautici impiegati, con raffronti tra l’era pionieristica e l’attuale stato dell’arte. Il museo vuole ricordare l’impegno, l’entusiasmo, la professionalità, il sacrificio che da sempre contraddistinguono i lavoratori di Agusta: tutti hanno in comune la grande passione per l’azienda. Sono questi i segni invisibili di un successo che ha accompagnato Agusta in un secolo di storia.

Tra le aperture riservate agli iscritti FAI e a chi si iscriverà – on line o in piazza – in occasione dell’evento: Visita alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio (domenica 27 marzo | ore 13-17:30).

Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.giornatefai.it.

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Pubblicato il 22 Marzo 2022
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