Piste ciclabili, trekking, sport d’acqua e cultura: il Ceresio riparte e lo fa con tante idee per i turisti
Lago Ceresio prima destinazione green della Lombardia: dal WWF della Svizzera italiana la certificazione Fossil Free 2002. La mobilità sostenibile diventa protagonista nella proposta turistica del territorio
Regno delle piste ciclabili, del trekking, degli sport d’acqua e di un turismo culturale, il Ceresio riparte e lo fa con tante idee da proporre ai turisti. Obiettivo della nuova campagna di marketing quello di creare un sistema green per comunicare un’identità culturale del territorio attraverso la promozione di itinerari attenti alla qualità della vita e alla sostenibilità e tutto ciò anche forte del nuovo brand: Lago Ceresio – Un mondo tutto da scoprire.
«Sulla bellezza del territorio, è innegabile non manca nulla, i turisti che frequentano le nostre zone hanno acquistato anche il loro rifugio estivo proprio per l’atmosfera che offrono i singoli paesi. – spiega Giovanni Bernasconi, vice presidente dell’Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla – Abbiamo un lago magico che spesso si riesce solo a scoprire navigando, con insenature naturali uniche al mondo, a ciò si aggiungono i borghi riqualificati nel corso degli anni, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare un turismo culturale, più propenso a scoprire il bello. A Claino con Osteno il Borgo Dipinto si arricchisce di opere e quadri ogni anno, tanto che, nel corso degli anni, ha conquistato il titolo di una galleria d’arte a cielo aperto. C’è poi la frazione di Castello a Valsolda che, con i saliscendi, permette al turista di ammirare palazzi storici e piccoli scorci panoramici. Il tutto con un microclima unico e, soprattutto, a ritmo lento. Ci piace presentare l’offerta turistica come un itinerario da scoprire giorno dopo giorno con grande calma. È inoltre un territorio adatto anche a chi ama una vacanza on the road da fare in moto, ma anche con un veicolo elettrico o una mountain bike».
A confermare la forza del territorio anche i numeri diffusi dalla Camera di Commercio di Varese secondo i quali, a fine 2021, gli arrivi sul Ceresio hanno superato le 8mila presenze, pari a un incremento del 13,6% rispetto al 2020 e i pernottamenti hanno superato le 26mila giornate, con un +27,1% rispetto al 2019. Negli ultimi due anni la presenza media è passata dal 2 a 3 giorni.
Tra le curiosità da scoprire e vivere in queste giornate di primavera, Valsolda il “Piccolo Mondo Antico del Ceresio”. Da visitare, appunto, Villa Fogazzaro Roi, bene appartenente al circuito del FAI. Il paese si trova in una posizione privilegiata con un microclima unico. Lungo le sue stradine è possibile ripercorrere i luoghi narrati nei romanzi di Antonio Fogazzaro. Dal Santuario della Caravina a Cressogno, meta di pellegrinaggi fin dal ‘600, si giunge a San Mamete con la sua pittoresca piazzetta con i portici, la chiesa dei Santi Mamete e Agapito, con il suo campanile romanico. Passeggiando sulla riva del lago si raggiunge Albogasio inferiore, da dove inizia un percorso tematico che rievoca i luoghi di “Piccolo mondo antico” e culmina con la visita di Villa Fogazzaro Roi ad Oria. Ad Albogasio si raggiunge il borgo medievale di Castello con la chiesa di San Martino, la piccola Cappelle Sistina del Lago Ceresio e, in più, il museo di Casa Pagani. Per gli amanti della natura immancabili gli itinerari escursionistici della Foresta Demaniale di Valsolda con il suo patrimonio faunistico e botanico.
Lavena Ponte Tresa – Da qui parte la pista ciclabile della Valganna e Valmarchirolo, un percorso piuttosto facile che conduce alla scoperta di un’area di particolare rilevanza ambientale, punteggiata di interessanti monumenti storici.
Chi ama i cammini, da Lavena Ponte Tresa si snoda quello della Via Francisca del Lucomagno, un’antica via romana longobarda che da Costanza, nel centro Europa, porta a Pavia passando dalla Svizzera. Il tracciato è ben segnalato e in sicurezza. La Via può essere percorsa tutto l’anno, a piedi o in bicicletta. Alla meta, a Pavia, la Francisca prosegue verso Roma con la Via Francigena. Lungo il tragitto è possibile visitare beni Unesco, parchi naturali, beni artistici e storici.
Lago di Piano – Di notevole interesse naturalistico, la Riserva rientra nei confini comunali dei paesi di Carlazzo e di Bene Lario. Si estende intorno al Lago di Piano che, se pur di modeste dimensioni, è ricco di numerosi habitat naturali e offre paesaggi di incantevole bellezza. Nell’oasi sono presenti uccelli, anche di pregio, come il picchio, l’upupa, la civetta, il falco di palude; sono presenti anche scoiattoli, lepri, volpi, tassi, martore, donnole, faine, cervi e caprioli. Il principale punto di informazione (e di parcheggio) è alla casa della riserva dove vi è la possibilità anche di vedere un piccolo museo naturalistico. Il Lago di Piano è parzialmente costeggiato dalla pista ciclabile che collega Porlezza a Bene Lario, per proseguire fino a Menaggio e al Lago di Como.
Pista ciclabile Porlezza Menaggio – Con i suoi 13,5 chilometri la ciclabile che collega il Lago Ceresio con il Lago di Como è sicuramente un itinerario green tra i più frequentati dagli escursionisti che si muovono sulle due ruote. Si snoda lungo la ex ferrovia che univa Porlezza con Menaggio, inaugurata nel 1884, un mezzo di trasporto che permise di incrementare il turismo del nord Europa verso la regione dei laghi. Da una tratta sterrata che attraversa e costeggia il lago di Piano, la ciclabile unisce i paesi di Porlezza, Carlazzo e Bene Lario, dove si trova la stazione di Bene-Grona, un’area verde e incontaminata. La tratta può essere percorsa anche a piedi.
Il turismo green si conferma ora più che mai come una grande opportunità dove si incontra l’interesse di giovani e appassionati, parliamo di un’opportunità tutt’altro che noiosa in grado di offrire ai cultori del benessere immersioni a stretto contatto con la natura, scenari affascinanti e spazi aperti. Si tratta di un’opportunità da vivere con relax e voglia di rigenerarsi.
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