A Laveno Mombello la mostra “(Ri)scatti di donna”
Il progetto a cura del Liceo Vittorio Sereni di Luino, coordinato dalla professoressa di lettere Caterina Frosina, racconta la condizione femminile in diciotto diversi Paesi in ogni angolo del mondo
È stata inaugurata Il 29 aprile, a Palazzo Verbania di Luino, la mostra fotografica ‘(Ri)scatti di donne’ che è stata visitabile fino al 30 aprile. Poi l’esposizione – a cura delle classi 5B e 5ALF del Liceo Vittorio Sereni di Luino – si sposterà a Laveno Mombello, dove sarà visitabile presso la Biblioteca Comunale dal 7 maggio al 4 giugno con orario lunedì – giovedì dalle 9.00 alle 18.00 e venerdì – sabato dalle 9.00 alle 13.00.
L’ingresso è libero con possibilità di fare un’offerta a favore di Emergency o di altre associazioni impegnate nella crisi dell’Ucraina. La mostra è frutto di un progetto di educazione civica, a conclusione del lavoro sul tema per le quinte sulla discriminazione di genere, grazie anche al prezioso contributo della professoressa di lettere Caterina Frosina. Appassionata di viaggi, l’insegnante del Liceo Vittorio Sereni di Luino negli anni ha costituito un archivio fotografico personale, punto di partenza per la realizzazione dell’esposizione.
‘(Ri)scatti di donne’ racconta la condizione femminile in varie culture e in vari Paesi con testimonianze fotografiche che provengono da 18 nazioni, dall’America Latina all’Africa, dall’Estremo Oriente al Mondo Occidentale.
“L’idea del progetto – spiega la Professoressa Frosina – è nata dalla riflessione che lotta alla violenza sulle donne non è solo lotta al femminicidio ma anche denuncia di tutte le forme di discriminazione e di violenza a cui sono sottoposte le donne in varie parti del mondo. È nata così l’idea di utilizzare alcuni miei scatti fotografici di viaggio come punto di partenza per indagare la condizione femminile nel mondo, attraverso un viaggio sul vivere al femminile condizionato da leggi, abitudini e principi morali propri di civiltà tutte al maschile. Un piccolo contributo al riscatto della donna nel mondo”.
Fil rouge dell’esposizione è la donna nella sua quotidianità documentata e raccontata attraverso gli scatti ‘rubati’ nella vita di queste donne. Ogni immagine è accompagnata da un testo di commento che accompagna il visitatore nel viaggio fotografico e che può essere approfondito grazie ad un QR code che rimanda a un sito con approfondimenti e traduzioni nelle 3 lingue inglese, tedesco e francese.
La mostra è stata curata dalla Quinta B dello Scientifico che si è occupata della selezione iconografica, della creazione del sito, mentre i ragazzi della Quinta dell’indirizzo Linguistico e del percorso Esabac hanno curato le traduzioni e l’audio guida.
“Questo splendido lavoro è un’occasione nella quale la scuola si riaffaccia all’esterno e lo fa in due splendide cornici, palazzo Verbania e villa Frua – ha commentato Elisabetta Belfanti, assessore alle politiche sociali dell’amministrazione comunale di Laveno Mombello – per ricordarci che la bellezza deve sovrastare tutte le brutture del mondo e le ingiustizie sociali di genere. Un impegno che ha visto coinvolti studenti e docenti, in un progetto di vera educazione civica ma, soprattutto, di civiltà”.
Accanto ai pannelli fotografici e agli elementi informativi, la mostra ‘(Ri)scatti di donne’ propone la testimonianza – in forma di intervista con traduzione simultanea dall’inglese – di Fatima Haidari, 24 anni, afgana originaria di un villaggio di campagna. Dopo una vita di stenti e un approccio da autodidatta allo studio, Fatima si trasferisce con la famiglia a Herat e successivamente a Kabul, dove lavora come guida turistica, unica ragazza fra molto uomini.
Perseguitata e minacciata di morte dal regime talebano, Fatima riesce, dopo alcuni tentativi falliti, a salire su un aereo grazie all’aiuto di militari italiani e a raggiungere Milano nell’agosto del 2021. Grazie ad una borsa di studio del nostro Governo, la giovane inizierà a settembre un percorso di
studi all’università Bocconi.
Orari mostra: dal 7 maggio al 4 giugno con orario lunedì – giovedì dalle 9.00 alle 18.00 e venerdì – sabato dalle 9.00 alle 13.00.
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