Incontro con Silvano Vinceti che spiega il ritrovamento della prima Gioconda di Leonardo
L'appuntamento è per il 30 Luglio con inizio alle 19.00 al Micro Museo di Cadero, frazione di Maccagno con Pino e Veddasca, in via F. Barbitta
Presentazione dell’ultimo saggio di Silvano Vinceti (Studioso e ricercatore, Presidente del Comitato per la Valorizzazione dei Beni Storici e Ambientali, socio fondatore della Fondazione Leonardo da Vinci di Milano), risultato di una lunga e articolata ricerca che attesta il ritrovamento della prima Gioconda di Leonardo: più giovane rispetto a quella del Louvre e con due colonne laterali assenti nella più famosa.
L’appuntamento è per il 30 Luglio con inizio alle 19.00 al Micro Museo di Cadero,frazione di Maccagno con Pino e Veddasca, in via F. Barbitta.
Al termine delle presentazioni, nel giardino del Micro Museo sarà organizzata una cena paesana Leonardesca.
Il libro: la prima Gioconda di Leonardo da Vinci – più giovane e più bella-, edito da Armando editore, espone in modo suggestivo tutte le tappe significative della ricerca. Commenta Vinceti “Nel 1960 Carlo Pedretti, il massimo esperto di Leonardo da Vinci, realizzò una ricerca inerente il ritrovamento di un disegno preparatorio sotto un dipinto di El Greco di proprietà di un famoso collezionista di Parigi. L’opera d’arte raffigurava una Gioconda più giovane, con un sorriso malinconico e con due colonne laterali.
L’indagine, riportata in un libretto di cui esistono pochissime copie, si conclude con l’ipotesi che si tratti di uno studio preparatorio che precede la Gioconda del Louvre. Vinceti, parte proprio da questo studio, con l’ausilio di un qualificato staff scientifico, per sostenere la sua tesi”.
L’indagine inizia con il ritrovamento del primo strato della Gioconda del Louvre, risultato di una ricerca scientifica compiuta da un laboratorio francese per conto dello stesso museo parigino. Nella prima stratificazione la modella si presenta con un sorriso malinconico e triste. Si tratta di un segno importante che evidenzia la similitudine fra lo studio preparatorio ritrovato e l’inizio della Gioconda del Louvre.
Nel suo periodo fiorentino (1500-1505 circa) Leonardo era impegnato a comporre il dipinto della Gioconda, ovvero di Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, all’epoca lei aveva 21-22 anni. Sempre nel periodo fiorentino vi fu l’incontro con Raffaello che avvenne verso il 1503-1504. Dopo quell’incontro il giovane Raffaello realizza una serie di dipinti di nobildonne fiorentine la cui struttura è simile a quella della Gioconda con colonne che aveva visto nella abitazione -atelier di Leonardo .
Due degli allievi prediletti di Leonardo: Gian Giacomo Caprotti e Francesco Melzi realizzarono due Gioconde con colonne presenti in due importanti musei degli Stati Uniti.
Una ricerca compiuta dallo staff scientifico che ha coadiuvato la ricerca di Vinceti, ha individuato la firma del pittore spagnolo, allievo di Leonardo durante il periodo fiorentino : 1501-1505. Era prassi diffusa nelle botteghe fiorentine, così come nella Accademia di Leonardo che gli allievi si esercitavano sulle opere del maestro. Si tratta di forti prove a sostegno della autenticità della prima Gioconda
La conferenza sarà preceduta dalla presentazione da parte di Renato Ornaghi (Presidente dell’Associazione del Cammino di Sant’Agostino) del Sentiero di Leonardo da Vinci tra Lombardia e Svizzera, con l’inaugurazione del tratto che riguarda la Val Veddasca, Cadero e nella valle vicina passando da Curiglia, Dumenza e Astano.
L’ingresso è libero a capienza spazi (nel rispetto delle norme anti Covid).
Prenotazione obbligatoria al Tel. +39 348.435.2517(Martina)
Social:
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