Mangia Bevi Bici: il turismo buono e lento sulle sponde del Lago Maggiore
Giunta alla decima edizione in programma al 4 settembre, la pedalata enogastronomica unisce buoni sapori e scoperta slow del territorio. Un esempio di sviluppo locale
Si parte in bici alla scoperta del territorio del basso Verbano, di quella “sponda magra” che è in realtà ricchissima di occasioni. È la Mangia Bevi Bici, la pedalata enogastronomica che offre la possibilità di passare una domenica – quest’anno il 4 settembre – assaporando produzioni locali e insieme scoprendo piccoli gioielli, tra chiese romaniche, libri, lussuose ville storiche.
«Siamo veramente felici di tornare operativi con questo evento, parte di un progetto nato nel 2011» dice Lorenzo Franzetti, affiancato da Alessandra Doridoni. Marito e moglie, con la storica “Bottega del Romeo” di Ispra, punto di partenza e arrivo della pedalata. «L’edizione del decennale doveva essere nel 2020, il Covid ci ha fermato, ci sarà quest’anno».
Un’edizione curata (come sempre) nei particolari, con l’affetto per il proprio territorio che è una caratteristica della Mangia Bevi Bici, che organizza una vera rete locale. Che si attiva per un giorno ma poi costituisce anche una base per altre iniziative. «MangiaBeviBici ha anche la capacità di dare visibilità a piccole realtà che altrimenti non avrebbero la forza di raccontarsi e promuoversi». Una vetrina per l’azienda agricola che ha più la testa sui campi che sui social, un momento di maggior visibilità per la piccola associazione che valorizza un villaggio tra i prati e i boschi.
«Questa sinergia negli anni ha portato risultati, anche per i produttori» dice ancora Alessandra Doridoni. «Ma non solo i produttori: facciamo l’esempio di Capronno, piccolo paese di dieci case che ogni anno si attiva con l’intera piccola comunità» continua Lorenzo Franzetti. «Con l’associazione Castellaccio la comunità propone ogni anno le visite del patrimonio del paese, la chiesa con affreschi quattrocenteschi e un altro edificio religioso».
La formula è la stessa degli anni scorsi: si parte a metà mattina, sono previsti due percorsi con diverse soste culturali ed enogastronomiche, a volte “accoppiate” nello stesso luogo. Gli iscritti hanno a disposizione quattro ticket (tre per i ragazzi sotto i 15 anni) con cui si possono prendere quattro piatti diversi: «Idealmente corrispondono ad antipasto, primo, secondo e dolce» spiegano gli organizzatori. «Ma ognuno li può impiegare come preferisce».
«Rispetto alle altre nove edizioni questa edizione è su un percorso più ridotto per offrire più tappe di sosta, con più calma» spiega Franzetti. «Il percorso da 25 km è meno impegnativo, adatto anche alle famiglie e ai bambini. Una buona opportunità per riscoprire la bicicletta, anche per chi non è abituato e magari pensa di non essere in grado».
Quelli della Bottega del Romeo insistono su un punto: la bici è per tutti, non servono grandi capacità sportive, si pedala con calma, perché per fare 25 (o 35) km c’è tempo mezza giornata, da vivere tra cascine, viste sul lago, chiesette e borghi. Il percorso è interamente segnalato da frecce direzionali e cartelli che segnalano gli incroci e le discese a cui prestare attenzione.
La quota di partecipazione è di 28 euro (15 euro per i ragazzi fino a 15 anni) e comprende appunto quattro ticket degustazione, le visite culturali e guidate (circa 15 minuti per ogni punto di sosta), i momenti di animazioni, oltre alla borsa finale con prodotti del territorio. Lungo il percorso c’è poi modo di acquistare anche prodotti – il miele, i mirtilli, ma anche il vino, i formaggi e i salumi – e farseli consegnare all’arrivo, per una “spesa” a km zero ancora più ricca.
La Bottega del Romeo assicura anche servizio di piccole manutenzioni sul percorso e la possibilità di noleggio bici.
Tante le realtà coinvolte: dal punto di vista dell’offerta enogastronomica collaborano il ristorante Nettare di Giuggiole con lo chef Riccardo Baranzini, l’azienda agricola Natura in Moto a Capronno, la fattoria Bertoldo Francesco alla Cascina Losetto di Taino, l’enoteca Forni e la Cascina Piano, la pasticceria San Gabriele, la gelateria Il Capriccio, la gastronomia Le Delizie e l’ortofrutta BP a Ispra, apicoltura Costantini, Bottega del Bosco di Taino.
Tra gli ingressi nuovi anche “Mirtilli al volo”, «una realtà di Laveno, che è fuori percorso quest’anno ma ci crede e ha voluto essere presente», a conferma dell’interesse tra i produttori per questo genere di turismo, al di là della singola iniziativa del giorno.
L’iniziativa è stata presentata in Camera di Commercio, a sottolineare la continuità con il percorso di promozione del cicloturismo, nelle sue diverse forme, che la è stato avviato nel Varesotto.
Oltre alla proposta enogastronomica sono state coinvolte anche moltissime realtà del territorio, per le “tappe culturali”: il Kapannone dei Libri ad Angera, l’associazione Amaltheatro di Barzola che offre spettacoli di burattini, gli “storyteller” del gruppo Raccontiebasta e ancora le associazioni Amici della SpondaMagra e Castellaccio, il museo di storia locale di Taino, la scuderia Pretty Sun Luna di Lentate.
Tra le “chicche” 2022 anche la visita esclusiva a Villa Sagramoso, storica dimora a Ispra, che si visiterà prima della partenza.
Le iscrizioni sono al massimo per 250 persone. Tutte le info su www.bottegadelromeo.com.
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