Una passeggiata intorno al Lago di Comabbio per aiutare chi ha familiari in stato vegetativo
All'iniziativa organizzata dall'associazione La voce del silenzio per domenica 18 settembre si potrà partecipare anche in modo virtuale da dove si vorrà
A passeggio o di corsa sulla pista del Lago di Comabbio per aiutare le famiglie che si prendono cura dei loro cari in stato vegetativo. La seconda edizione della Voce del silenzio virtual run si terrà domenica 18 settembre a Mercallo e contemporaneamente (in modo virtuale dal 16 al 18 settembre) da qualsiasi luogo dove i partecipanti preferiranno.
Il ritrovo, per chi vorrà camminare intorno al Lago di Comabbio, sarà alle 9 all’area lago di Mercallo con partenza alle 10. I primi trenta iscritti riceveranno un gadget in ricordo. Terminato il giro della pista ciclabile, ci sarà un momento di ristoro e di festa al Bar da Pino in centro a Mercallo (solo su prenotazione).
L’associazione La Voce del Silenzio
L’evento è ideato dall’associazione La Voce del Silenzio. L’organizzazione è nata nel 2017 dopo la scomparsa di Mattia, un ragazzo colpito a soli 25
anni da arresto cardiaco e rimasto in condizione di veglia non responsiva (stato vegetativo) per cinque anni, gli ultimi tre passati al nucleo La Tavola di 3SG Camelot di Gallarate, oggi sede dell’associazione.
Gli scopi dell’associazione sono: supportare e sostenere le famiglie che si trovano catapultate in questa dimensione, e di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato vegetativo, una condizione di vita purtroppo sempre più diffusa, ma ancora oggi sconosciuta per molte persone. Nell’arco di questi anni, l’associazione ha organizzato iniziative rivolte ai familiari di persone in stato vegetativo per aiutarle a vivere meglio la quotidianità; li ha sostenuti con incontri e gruppi di supporto e ha creato corsi di formazione per volontari idonei ad affiancare il familiare nell’assistenza del proprio caro.
«A seguito dell’emergenza sanitaria cominciata nel 2019 – spiegano i membri dell’associazione – abbiamo dovute sospendere molte iniziative ma non ci siamo fermati. Abbiamo sostenuto ancora di più i familiari che per quasi due anni non hanno potuto essere accanto a propri cari, abbiamo provveduto a fornire al personale del nucleo La Tavola presidi di prevenzione, materiale igienico e vestiario per i degenti e in ultimo abbiamo acquistato nuovi cuscini per le venti persone del reparto».
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