Laveno Mombello “capitale” della biblioterapia: “Ecco la terza edizione”
A Villa Frua è stata presentata la nuova edizione del festival che vedrà il suo clou l'ultimo fine settimana di settembre. Tanti ospiti ed eventi anche prima e dopo la quattro giorni di incontri
Terzo anno per il Festival della Biblioterapia di Laveno Mombello che torna con un programma intenso e riconoscendo la sua unicità a livello nazionale.
Per l’edizione 2023 infatti, si presenta con un logo nuovo e registrato e il tema “Voci del paesaggio” che verrà sviscerato in una serie di incontri e laboratori. Il clou del programma è dal 28 settembre al 1° ottobre, ma ci saranno eventi anche prima e dopo la quattro giorni e in diverse località del comune sul Lago Maggiore.
Alice Gomiero, alla sua prima conferenza stampa nel ruolo di assessore alla Cultura del comune, dopo le dimissioni di Mario Iodice, ha sottolineato l’importanza dell’evento: «Ho conosciuto questo festival in divenire e sono rimasta colpita dall’entusiasmo e dalla passione che si respirano nella sua organizzazione. È una kermesse che si amplia di anno in anno, a livello di ospiti, presenze e località per andare a scoprire il nostro “paesaggio interiore” e trovare attraverso la biblioterapia una cura per le nostre anime e per il nostro spirito».
Una disciplina, quella della biblioterapia, che spiega bene Alessandra Manzoni, direttrice artistica del festival: «Un metodo che negli ultimi dieci anni è cresciuto molto in Italia e si usa a livello umanistico, pragmatico e clinico. Questo festival permette di conoscere questa disciplina in tutti i suoi aspetti, con esperti che metteranno in campo le loro conoscenze tramite incontri e laboratori». Come quello di Tina Venturi, attrice, speaker e formatrice che durante la conferenza stampa ha presentato alcuni degli esercizi pratici che porterà al festival durante i suoi incontri.
Per la nuova edizione dunque, sono previsti nomi della letteratura di livello nazionale che useranno i libri e le parole declinati in tantissimi format: letture guidate, readings, laboratori, conferenze, storytelling, camminate letterarie, concerti e incontri con nomi fra i quali troviamo Franco Arminio, Andrea Vitali, Marta Perego, Corrado Roi e altri. Il programma dunque, permetterà di riflettere, pensare, scoprire o semplicemente sorridere. Così come hanno la capacità di fare proprio i libri: «Ci siamo sentite in dovere di dare una cura per l’anima ai nostri utenti – racconta Stefania Peregalli, direttrice della biblioteca di Laveno -. Questo festival è nato nel periodo post Covid ed è stato proprio in quel frangente che abbiamo letto negli occhi del pubblico il riconoscimento per questo festival e la letteratura in generale. Solo il sistema bibliotecario dei Laghi della provincia di Varese ha 260mila utenti e 2milioni e 800mila libri».
Il Festival della Biblioterpia dunque, vuole essere una kermesse capace di attirare il suo pubblico ma anche di crescere a livello di spettatori, coinvolgendo sempre più attori del territorio. Così come spiegato da Silvia Rossi, responsabile marketing e comunicazione del comune, prima di lasciare spazio a Federica De Muzio che ha raccontato come è nato il logo del festival.
Il Festival della Biblioterapia di Laveno Mombello 2023, la presentazione del programma
Il viaggio verso il Festival inizia con le iniziative “Aspettando il Festival”, che porta il festival ini Svizzera con la collaborazione prestigiosa del Musec, Museo delle Culture di Lugano, per un workshop performance legato all’artista Simone Pellegrini e del Museo Hermann Hesse di Montagnola che presenterà delle letture a tema del grande autore.
Appuntamento alla Cambusa delle Officine dell’Acqua – presente in conferenza Paolo Sivelli, responsabile – per un aperitivo letterario, ci affacceremo dalla Funivia del Sasso del Ferro a 1062 metri di altitudine, panoramico collegamento fra lago e cielo con la possibilità di fare un volo in deltaplano biposto, scopriremo i tesori della storica ceramica lavenese al MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico con i laboratori tenuti da abili ceramiste, la piccola casa editrice con stamperia Editrice RotteContrarie di Monvalle ci proporrà i “paesaggi tipografici” e altre esperienze tutte da vivere.
Entrando nel vivo della biblioterapia, saremo guidati attraverso vari format che ci mostreranno la metodologia, i suoi strumenti e le sue possibili applicazioni. “È importante, ora più che mai, parlare di cura dell’anima, tornare a dedicarci alla lettura come processo di appartenenza, abitacolo e rifugio. Un paesaggio che nasce nel momento in cui il lettore posa lo sguardo sui testi creando nuovi sentieri da percorrere ed esplorando architetture in costruzione. Un’opera aperta che solo attraverso l’incontro con l’Altro trova risoluzione.”
Voci del paesaggio e biblioterapia. Il tema del paesaggio verrà introdotto dalla conferenza sull’arte contemporanea tenuta dalla curatrice Alice Gomero, già assessora alla Cultura del Comune ospitante, che porterà la nostra riflessione sulla creatività umana capace di interpretare lo spazio a partire dal proprio sentire. Un altro momento culturale riservato al tema del paesaggio sarà proposto dall’antropologa Moira Luraschi in collaborazione con Musec (Museo delle culture) di Lugano. Entrambi gli interventi consentiranno di focalizzare l’attenzione sulle diverse voci che interpretano il paesaggio in termini di landscape e mindscape e che saranno sullo sfondo durante i vari incontri del Festival. Biblioterapia clinica e umanistica.
A partire dal tema del Festival vari professionisti del mondo della biblioterapia clinica e umanistica si alterneranno offrendoci esperienze di diversa natura. Con Rachele Bindi, psicoterapeuta e formatrice, faremo un’esperienza di libroterapia archetipica che offrirà la possibilità di leggersi, esplorare le proprie istanze archetipiche e i propri complessati; in un secondo laboratorio sperimenteremo come le storie ci aiutano a esplorare i nostri paesaggi interiori. Alessandra Manzoni, biblioterapista dello sviluppo e consulente dell’educazione, ci porterà nel mondo della biblioterapia umanistica: durante un primo incontro ci domanderemo come la bellezza ci salverà e con quale sguardo coglierla; durante il secondo laboratorio, eleggeremo i nostri luoghi dell’anima, spazi nei quali trovare noi stessi. Illustrazione e biblioterapia. La libraia e musicologa Maria Teresa Nardi ci accompagnerà nel mondo della libroterapia umanistica illustrata con la quale, a partire da un albo fatto di parole e colori, potremo raccontare l’impasto emotivo che ci scuote e disegna il nostro panorama interiore. Il tema dell’illustrazione potrà essere sondato durante l’aperitivo con il noto autore Corrado Roi, disegnatore di Dylan Dog e Tex.
Biblioterapia integrata. La biblioterapia interattiva si affianca a quella reattiva in forma di reading in integrazione con altre discipline aventi lo scopo di amplificare gli effetti prodotti dal materiale letterario. L’incontro condotto da Neve Mazzoleni, storica dell’arte e filosofa, e dal maestro in chitarra classica Davide Moneta, in collaborazione con la biblioterapista Alessandra Manzoni, ci condurrà in un viaggio di immagini, musica e parole, nello sguardo di chi i paesaggi li ha saputi tradurre nei diversi linguaggi artistici. Il maestro Moneta sarà conduttore di un workshop di Bibliomusictherapy, Parole dei paesaggi sonori, durante il quale sarà possibile sperimentare come la musica rappresenti un alleato importante per la parola e come approcciare all’ascolto attivo di brani e suoni proiettivi.
Poetry e biblioterapia. L’approccio con la poesia, potentissimo strumento della biblioterapia, avverrà attraverso l’incontro con il paesologo Franco Arminio, poeta, scrittore e regista, che ci accompagnerà nel suo mondo di parole e paesaggi mostrandoci come la cura dello sguardo sia trasformativa e salvifica. Due workshop ci consentiranno di approcciare in modo pratico al mondo della poesia: Isabella Leardini, poetessa e autrice, ci introdurrà alla parola poetica come esperienza conoscitiva e ricerca di una propria voce attraverso la riflessione di grandi scrittori; Lorenzo Morandotti, giornalista e scrittore, a partire dai componimenti classici ispirati o evocativi del tema del paesaggio, ci porterà l’esperienza diretta della scrittura e della creazione di testi.
Storytelling e Lettura ad alta voce. Tra gli strumenti fondamentali della biblioterapia troviamo lo storytelling e la lettura ad alta voce. Valentina Zocca, storyteller e educatrice teatrale, ci accompagnerà per due workshop durante i quali, attraverso storie tratte da libri e film, si potrà riflettere sul tema del proprio viaggio e su come le storie che nei secoli sono state generate in un luogo permettano allo sguardo di allargarsi da quel paesaggio ad altri infiniti paesaggi. Tina Venturi, attrice, speaker e formatrice, sarà il conduttore di un percorso di workshop e performance che ci consentirà di prendere confidenza con la lettura ad alta voce di testi teatrali e di brani di prosa centrati sul tema del paesaggio.
Filosofia, narrazione e biblioterapia. La filosofia della narrazione rappresenta un tassello importante per la biblioterapia. Marta Perego, giornalista, opinionista e counselor filosofico, condurrà un laboratorio di dialogo socratico e un workshop di Bibliosophia avente come tema principale le lezioni di vita di Virginia Woolf la quale, nel suo essere flaneuse, ci ha insegnato a perderci nel paesaggio per ritrovarci.
L’arteterapia. L’arteterapia può essere utilizzata come attività creativa di consolidamento degli effetti biblioterapici. Anna Noseda, educatrice esperta in arteterapia, condurrà un laboratorio durante il quale la creatività artistica saprà tradurre il paesaggio interiore dei partecipanti in mandala, rappresentazioni simboliche delle emozioni che ci coinvolgono. Altre attività a carattere creativo e arte terapico saranno presenti in forma laboratoriale o in forma di installazione. La piccola casa editrice con stamperia RotteContrarie ci proporrà un laboratorio di “paesaggi tipografici” che prevede la realizzazione di un piccolo testo con la stampa personalizzata dai partecipanti. Un laboratorio di ceramica condotto presso il MIDEC porterà i suoi artefatti negli spazi del Festival come installazione; le arteterapiste de Il Libro Bookstore Mondadori offriranno un laboratorio a partire dal pensiero di arte relazionale di Maria Lai.
Il materiale letterario in biblioterapia. Strumenti principe della biblioterapia sono la lettura e il materiale letterario. Durante il Festival verrà loro riservato un ruolo privilegiato presentando autori di spicco che ci parleranno delle loro opere. Andrea Vitali, autore di fama nazionale, ci presenterà i suoi romanzi attraverso la lettura del paesaggio caratterizzante le sue opere e capace di modellare i suoi personaggi. Marco Mastrorilli, ornitologo e fotografo naturalista, presenterà il suo libro nel quale evidenzia la forte influenza della natura e del paesaggio nelle opere di Hemingway. Il paesaggio sarà inoltre il tema centrale della camminata letteraria in compagnia di Cristiano Nericcio che ci aiuterà a vivere la letteratura in contatto diretto con la natura.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.