Quantcast

Claudio Borroni in concerto a Varese: un viaggio senza tempo nel jazz a favore della ricerca sul Parkinson

Il 30 novembre, il musicista varesino porta sul palco il suo tributo ai grandi del jazz, con un quartetto d'eccezione e un messaggio di solidarietà per la Giornata Nazionale del Parkinson

varie

La mia vita è sempre stata la mia musica…ma la musica non vale nulla se non puoi riversarla sul pubblico. La cosa principale è di vivere per quel pubblico, perché tu sei lì per compiacere la gente”. La frase, attribuita a Louis Armstrong, la potete leggere sul sito di Claudio Borroni: www.claudioborroni.it.
Non un semplice omaggio ad uno fra i più grandi trombettisti jazz che la storia ricordi, ma un monito per chi – al jazz – si dedica da una vita, proprio come Borroni. Crooner che ha, tra i suoi punti di riferimento, Nat King Cole, Tony Bennet, Mark Murphy e Michael Boublè.
E che al pubblico guarda con quel rispetto che è sempre stato un punto di forza nella carriera di Armstrong. Accadrà anche sabato 30 novembre, alle ore 18 nella Sala Montanari in via Bersaglieri 1 a Varese, quando Claudio Borroni salirà sul palco accanto ad Alice Tosetto alla voce, Gianfranco Calvi al pianoforte e Livio Nasi al contrabbasso.
Il concerto, a ingresso gratuito, ricorda le figure della professoressa Emilia Martignoni e del dottor Giulio Riboldazzi ed è inserito nella programmazione della giornata nazionale del Parkinson che vede protagonista la città di Varese con il seminario “La riabilitazione nella malattia di Parkinson, necessità diverse per diversi stadi della malattia”.
L’incontro è organizzato dalla ASST Sette Laghi, UC Neurologia e Stroke Unit in collaborazione con Associazione Parkinson Insubria (As.P.I.). La musica, d’altronde, da sempre è riconosciuta da Oliver Sacks – celebre scrittore e neuroscienziato britannico – per la sua capacità di agire come farmaco nei malati di Parkinson o di Alzheimer perché in grado di stimolare abilità cognitive straordinarie.
Dunque, che musica sia. Quella che arriva dritta al cuore da un Claudio Borroni che il Parkinson lo conosce bene – «molti miei amici ne sono stati colpiti», dice l’artista – e che proprio per questo sarà di scena il 30 novembre con quella voglia di regalare quelle emozioni senza tempo che spesso, nel jazz, nascono dall’incontro tra le parole e le note giuste.
Gershwin, Porter, Berlin, Van Heusen, Rodgers, Ellington tanto per citarne alcuni sono gli autori che il quartetto passerà in rassegna in una carrellata di standard che ormai appartengono a tutti noi. E se da un lato non mancheranno i duetti tra Borroni e Alice Tosetto (voce della Simply Bop Big Band), dall’altro non è detto che proprio il leader e fondatore della SBBB, Mauro Brunini, riesca ad arrivare per tempo sul palco per regalare qualche brivido aggiuntivo.
Un trio consolidato, quello che si ascolterà il 30 novembre a Varese. Consolidato e complice. A ricordarlo è proprio Claudio Borroni: «Con Gianfranco Calvi abbiamo suonato spesso insieme: di tutto tranne che jazz perché eravamo rockettari incalliti. Poi ci siamo persi di vista per ritrovarci otto anni fa, quando Gianfranco si è messo ad un pianoforte a coda, in un’occasione tra amici comuni, e ha dato il via ad un’atmosfera blues che mi ha lasciato sorpreso.
Mi avvicino e chiedo; lancio qualche timida parola, e lui: “Dovresti conoscermi: 40 anni fa eravamo in quel gruppo…ed io portavo i capelli come Lucio Battisti”. Così inizia a suonare “Georgia on my mind” ed io canto: da quella sera non ci siamo più mollati».
E Alice? «Con lei ci inoltreremo in alcuni brani storici del jazz più tradizionale come “On the sunny side of the street”». Dove le preoccupazioni sono a portata di mano, ma le paure svaniscono.

di
Pubblicato il 30 Novembre 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore