“Parliamo ai nostri clienti, così la paura non fermerà il turismo”
Comunicare in modo responsabile senza alimentare allarmismi. Il gestore dell'Ostello Valgrande: "I turisti dall’estero temono che le autorità possano ordinare la chiusura degli alberghi"
«Una famiglia francese con un bimbo di quattro anni inizierà giovedì la sua vacanza nella nostra struttura». È la notizia che i gestori dell’Ostello Val Grande a Cicogna, all’ingresso del parco nazionale, raccontano con un po’ d’emozione: una testimonianza che, quando si offrono informazioni responsabili e precise, il turismo può continuare, superando la paura per il contagio da Coronavirus.
Un segno accompagnato però da alcuni indicatori preoccupanti, che hanno spinto gestori e autorità a mettersi al lavoro per dare uno slancio forte al settore turistico con l’arrivo della primavera. «Nessuna delle prenotazioni per marzo – racconta Andrea Avogadro uno dei gestori dell’Ostello Val Grande –arrivate dall’estero è stata annullata. La famiglia francese aveva prenotato alcune settimane fa e martedì ci ha contattato per confermare la sua prenotazione, chiedere qualche informazione e sapere se ci fosse il rischio che la struttura chiuda nei prossimi giorni a causa del Coronavirus».
È stata proprio l’ultima di queste domande a mettere in guardia i gestori. «Nonostante – aggiungono – in Italia gli alberghi non abbiano mai interrotto l’attività a causa del contagio nel corso di queste settimane, i turisti dall’estero temono che le autorità possano ordinare da un momento all’altro la chiusura delle strutture».
Da giorni l’Ostello Val Grande non riceve prenotazioni dall’estero, ma quelle provenienti dall’Italia attraverso i canali di contatto tradizionali continuano a essere molte .
«Dobbiamo tornare – commentano i gestori dell’ostello – a parlare coi nostri ospiti. Il nostro è un territorio straordinario per il turismo, visto che può contare non solo sul Lago Maggiore ma anche sul vicino Parco nazionale della Val Grande. Dobbiamo imparare come sfruttare appieno le sue possibilità e comprendere quanto sia profondo il legame che unisce la nostra zona ai turisti stranieri (in particolare tedeschi, svizzeri, francesi e olandesi)».
Nel mese di marzo il turismo intorno al Lago Maggiore non è mai stato molto intenso, e nonostante la paura del contagio abbia ridotto in alcune località l’afflusso di visitatori stranieri, il primo vero banco di prova per le strutture turistiche del Verbano sarà ad aprile, con l’arrivo della Pasqua. «Al momento – sottolineano i gestori – bisogna cercare di coprire questo periodo di bassa affluenza e prepararsi per un’operazione forte di rilancio. È importante che le strutture collaborino con le istituzioni per far sapere ai turisti stranieri che il lago e le aree circostanti non sono vuote e non sono ferme».
In occasione della Festa della donna, domenica 8 marzo all’Ostello Val Grande si terrà un incontro per discutere e raccogliere nuove idee di sviluppo sostenibile per il turismo lungo le sponde del Lago Maggiore. ᐧ
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