“Vivere città e montagna”, positivo il primo incontro sul futuro di Domobianca
Pizzi: “Il progetto rientra appieno nelle idee di sviluppo che abbiamo da sempre caldeggiato”
È durato circa due ore l’incontro che l’amministrazione comunale di Domodossola ha avuto con i vertici di Altair, la nuova proprietaria di Domobianca. Alle 11 di ieri mattina, una nutrita rappresentanza del gruppo Altair ha bussato alla porta del sindaco. In municipio ad attenderli oltre a Pizzi anche gli assessori Falciola e Tandurella con i responsabili degli uffici urbanistica e lavori pubblici.
“Positivo” è l’aggettivo scelto dal sindaco a commento della mattinata. Le parti torneranno al tavolo del confronto già lunedì prossimo. Entrambi hanno in animo di accelerare, quanto più possibile, l’iter del progetto. Per i dettagli bisognerà attendere il prossimo confronto ma è indubbio che Altair abbia già messo sul piatto della discussione investimenti consistenti per l’inverno 2020-2021. L’innevamento artificiale in primis. “Il progetto rientra appieno nelle idee di sviluppo che la nostra amministrazione ha da sempre caldeggiato. Le linee del piano illustrato oggi, ricalcano appieno il capitolo del nostro programma elettorale” il commento del sindaco.
Pizzi ha offerto massima collaborazione anche perché lo sviluppo della “montagna dei domesi” deve andare di pari passo con l’incremento dell’offerta turistica cittadina. Il sogno finale è quello di riuscire a creare pacchetti turistici in grado di trattenere gli appassionati dello sci oltre che sulle nevi di Domobianca, anche in città. Lo spirito insomma è quello che ha spinto un anno fa il Comune di Domodossola a dar vita al progetto multimediale “visitossola”.
“Se un turista si ferma da noi cinque o sei giorni abbiamo la chance di fargli conoscere tutta la Valle e le sue bellezze” spiega Pizzi.
Al tavolo odierno Altair si è presentata anche con una bozza di logo studiato per il rilancio dell’area montana che da dall’alpe Lusentino sino alla cima del Moncucco. “Il logo oltre a rilanciare Domobianca propone anche il pentagono. Il simbolo del cuore storico della città, il Borgo della cultura. Un’idea studiata per fare centro in chi arriverà in città e sulla nostra montagna “ conclude Pizzi.
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