Più di 60 donazioni per tenere vivo l’ostello della Val Grande
Ammonta ad oltre cinquemila euro l'importo raccolto dalla struttura. Donazioni arrivate anche dai varesotti, da sempre legati alla grande area naturale piemontese a un passo dal Lago Maggiore
La solidarietà fiorisce in Val Grande, in attesa di potersi sedere nuovamente in terrazza ad ammirare lo spettacolo delle montagne. All’appello dell’Ostello di Cicogna, lanciato nelle scorse settimane dal gestore, Andrea Avogadro, hanno risposto in tanti, dal territorio, da lontano e anche dalla provincia di Varese. Sono stati più di 60 i bonifici inviati alla struttura per permetterle di resistere in questo difficile momento, complicato dalle limitazioni della pandemia e dalla crisi del settore.
«Siamo veramente colpiti e ringraziamo tutti coloro che hanno voluto sostenerci. Ci eravamo dati come obiettivo cinquemila euro, una cifra che sicuramente non risolve la stagione ma che può aiutarci a pianificare il presente – spiega il titolare -. In totale le donazioni ammontano a 5.290 euro, un importo che vorremmo in parte anche reinvestire sul territorio, coinvolgendo ad esempio gli artisti locali, anch’essi bloccati da questa situazione».
Di fronte a chi opera nel settore, si apre ora una bella stagione piena di incertezze. «Rispetto all’anno scorso siamo più preoccupati – spiega Avogadro -. Aver dovuto rinunciare alla Pasqua è stato un duro colpo, non solo dal punto di vista economico. Non riusciamo in questo momento ad avere la stessa fiducia della primavera scorsa. Ci preoccupa la situazione sanitaria ma anche l’impossibilità di trovare delle soluzioni che permettano alle strutture di lavorare in sicurezza. Non aiuta certamente la chiusura generalizzata dei confini regionali e nazionali. Noi lavoriamo moltissimo con l’estero e non vediamo prospettive positive per questa stagione».
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