Il Sentiero Italia Cai apre 119 nuove tappe per mountain bike
Sul sito del Sentiero Italia Cai la mappa interattiva permette di vedere tutte le tratte verificate per le due ruote
Il Sentiero Italia Cai apre alla mountain bike. Il percorso più lungo del mondo, con i suoi oltre 7200 km e più di 500 tappe complessive, diventa una meta escursionistica anche per gli amanti delle due ruote. Negli scorsi mesi, infatti, il Club alpino italiano ha verificato le prime 119 tappe in entrambe le direzioni per un totale di 2.768 km. Il 2 giugno due gruppi di cicloescursionisti soci Cai partiranno per il primo tour in Mtb, inaugurando così la nuova stagione del Sentiero Italia Cai.
Le 119 tappe percorribili in mountain bike si trovano in Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Sul sito del Sentiero Italia Cai la mappa interattiva permette di vedere tutte le tratte verificate per le due ruote: basta selezionare una delle due opzioni di ricerca (SICAI MTB nord-sud oppure SICAI MTB sud-nord) per vedere il tracciato completo che collega di fatto il Passo della Cisa a Pescasseroli e viceversa. In direzione sud le tappe sono 59 per un totale di 1374 km, mentre in direzione nord le tappe sono 60, per un totale di 1394 km.
Per ogni tappa sulla mappa sono indicati chilometri, quota di partenza e quota di arrivo, descrizione del terreno e dell’itinerario con foto a corredo. È possibile inoltre visualizzare sulla cartina anche i punti accoglienza ufficiali, in modo tale da poter pianificare il proprio viaggio e contattare i gestori delle strutture per tempo.
«Con il Sentiero Italia CAI in MTB il Club Alpino Italiano desidera dimostrare che è possibile portare le infrastrutture nelle terre alte senza l’utilizzo di cemento – dice Antonio Montani, vicepresidente generale del CAI e responsabile del Sentiero Italia CAI -. Questo progetto infatti mira a riscoprire quei tragitti già esistenti per poterli valorizzare e renderli una proposta concreta per il turismo lento».
«Il Sentiero Italia Mtb – aggiunge il vicepresidente – si differenzia dal SICAI escursionistico perché, pur essendo CAI contrario a divieti, riconosciamo la necessità da parte dei bikers di autoregolamentarsi e scegliere percorsi opportuni all’utilizzo del mezzo meccanico. Questo approccio consente al cicloescursionismo di essere un valore aggiunto per la fruizione delle terre alte senza che ciò comporti un eccessivo aggravio del carico antropico. L’obiettivo è quello di completare entro l’autunno tutti i tratti del meridione d’Italia ed entro la prossima primavera il tratto alpino».
«È una grande soddisfazione vedere concretizzarsi questo ambizioso progetto – dice Marco Lavezzo, presidente della Commissione centrale escursionismo del CAI -. L’immagine che il mondo del mountain-biking ha dato di sé è prevalentemente quello dell’adrenalina, dello sport estremo, del divertimento fine a se stesso. Il Sentiero Italia CAI in MTB dimostra invece che è possibile un impiego escursionistico della bicicletta, valorizzando i territori senza sfruttarli né rovinarli. Un passo fondamentale per coniugare conoscenza e tutela dell’ambiente con una frequentazione rispettosa delle persone e dei luoghi anche in sella a una MTB».
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